Rosignano, acceso l’albero delle donne a Marittimo: «Riciclo ed eleganza»
All'apice dell'abete c'è una libellula: ecco il significato e chi sono le autrici
ROSIGNANO. È stato acceso domenica 8 dicembre, nella piazza principale di Marittimo, l’abete di Natale delle donne, ormai una tradizione per il borgo. Il faro, come sempre, è la lotta alla violenza sulle donne e, quest’anno, si è puntato sul riciclo e sulla capacità di trasformazione che, in generale, hanno le donne. Per questo sulla cima dell’albero c’è la libellula, simbolo di capacità di adattamento e di rinascita.
Il significato
«Rappresenta sia la trasformazione sia l’equilibrio sia la libertà – dicono le donne dell’albero –. E il suo volo rappresenta ciò che le donne fanno nel silenzio della quotidianità e che spesso passa inosservato sebbene significhi tanto. La libellula nasce dall’acqua e riesce a volare. È dunque una fonte di ispirazione per tutti quelli che, cercando la propria identità, vanno avanti nonostante le difficoltà». Alla base dell’albero ci sono dei fiori di loto «che nascono dal fango. A ricordare che dalle cose insignificanti si può ripartire».
Il riciclo
L’albero di quest’anno, dunque, è un inno alla bellezza e all’eleganza. Sono stati utilizzati vari materiali di scarto: parti di ventilatori, un migliaio di bottiglie, tulle, palline, reti, appendiabiti. Tutto materiale «con cui «abbiamo creato qualcosa di bello ed elegante».
Le autrici
Ed ecco chi sono le donne dell’albero: Marianna Tomaselli, Eva Di Capua, Elena Nocchi, Giuliana Girotto, Mirna Bini, Paola Pacini, Barbara Pacini, Laila Bianchi Rossi, Cristina Vignocchi, Lorella Paladini, Enza Licata e Carla Pachetti.