Il Tirreno

Il lutto

Rosignano, addio compagna Marilena: una vita da militante rossa

Marilena Orazzini
Marilena Orazzini

Aveva 77 anni, era in lista alle comunali con “Rosignano nel Cuore”. Il suo ultimo incarico è stato da tesoriera per Rifondazione

17 giugno 2024
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ROSIGNANO. Commozione nella mattina del 17 giugno per l’ultimo saluto a Marilena Orazzini, storica compagna di Rifondazione Comunista e candidata nella lista di Rosignano nel Cuore con Claudio Marabotti candidato a sindaco. Aveva 77 anni. Ha lottato a lungo contro una malattia fino a quando, sabato sera, 15 giugno, è deceduta. Intorno alla famiglia si sono stretti tutti coloro che in questi anni hanno lottato insieme a lei contro le ingiustizie di questo mondo.

Idee e ricordi

«Le sue idee – spiegano da Rosignano nel Cuore – sono ancora giovani, così come sono giovani le battaglie che ci ha insegnato a combattere. Il suo spirito, sempre pronto a guidarci con forza, senza mai tirarsi indietro, è stato e sarà sempre un esempio puro di un modo di fare politica sempre più raro al giorno d'oggi. Poi, seppur la sorte già decise di darti contro, decidesti con determinazione di far parte di un progetto politico più grande e di candidarti con coraggio nella corsa delle elezioni amministrative con Rosignano nel Cuore. Anche ad uno degli ultimi incontri, ci hai spronato a lavorare affinché si faccia della buona politica, affinché si realizzi un reale cambiamento. Chi l'ha conosciuta si ricorderà di lei e del suo sorriso sincero, della sua generosità e della sua capacità di accogliere tutte e tutti senza alcuna distinzione. Grazie Marilena, grazie per tutto quello che hai fatto con noi. Il tuo esempio è un luminoso faro guida».

Rifondazione Comunista

Commozione anche nelle fila di Rifondazione Comunista, il partito nel quale Orazzini ha militato a lungo. «Ci sentiamo più soli. Marilena era la tesoriera del circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Rosignano, ma questo era solo il suo ultimo incarico perché Marilena veniva da lontano ed è sempre stata un'attivista dell'ideale comunista; uno di quei "motorini" che con il loro impegno appassionato e disinteressato, davano corpo, sostanza e forza al Partito di cui facevano parte. Animatrice instancabile delle feste dell'unità e poi di quelle di Liberazione, dove c'era da fare lei era presente con la sua grande voglia di vivere la militanza Comunista come una piena scelta di vita», ricorda Gianni Nocchi, segretario del circolo di Rifondazione comunista di Rosignano.

E aggiunge: «Nella storia delle grandi formazioni politiche si ricordano generalmente le grandi personalità che ne hanno animato la vita, con le loro lotte, le loro idee e il loro esempio come Compagni Gramsci, Togliatti, Berlinguer o Ingrao, ma poco queste grandi personalità avrebbero potuto fare se dietro do loro non vi fosse stati il lavoro umile, silenzioso quotidiano di migliaia e migliaia di uomini e donne come Marilena. Compagne e Compagni disposti a sacrificare parte importante del loro tempo e della loro vita per dar corpo a quell' “isola che non c'è” come dice la vecchia canzone. Una società di pace, fratellanza e vera libertà. Vai dunque in pace Marilena, con la tranquilla coscienza del dovere compiuto. Hai combattuto una buona battaglia che darà i suoi frutti perché le grandi idee non muoiono mai».

Il candidato a sindaco

Anche Claudio Marabotti, candidato a sindaco, ricorda Orazzini: «La conoscevo da tanti anni. Una donna piccola e forte che sembrava immortale, e invece la malattia (la natura) ha avuto la meglio sul suo corpo minuto di guerrigliera. Nei primi anni Sessanta, uno sciopero in fabbrica con la minaccia della proprietà: chi farà sciopero sarà licenziato. Loro sono una giovane coppia ma lei è decisa e al marito (poco più di un ragazzo) dice: "Se oggi entri in fabbrica non entrerai mai più in questa casa". Lui fece sciopero, venne licenziato, si arrangiarono. Venne poi riassunto dopo oltre dieci anni. Ciao Marilena, piccola grande donna. È stato un grande onore averti accanto».

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