Castiglioncello, morto a 57 anni nel rogo della sua casa: la camera da letto diventata trappola fatale
A dare l’allarme è stata la madre 89enne dell’uomo che vive al piano di sopra. La Procura ha aperto un’inchiesta: nuovi accertamenti dei vigili del fuoco
CASTIGLIONCELLO. Ha trovato la morte nel tragico incendio che ha devastato la sua abitazione. Per Valter Spagnoli, Oss 57enne di Castiglioncello, non c’è stato niente da fare. I soccorritori hanno provato in ogni modo a rianimarlo nella serata di martedì mentre i vigili del fuoco erano impegnati a estinguere le fiamme nell’appartamento al piano terra di via Giovanni Pisano a Castiglioncello, in località “I Pungenti” che, da rifugio sicuro, si era trasformato in una trappola mortale. Il cuore di Spagnoli non ha mai ripreso a battere, lasciando nell’angoscia la madre di 89 anni che abitava al piano di sopra e che per prima ha chiamato il 112.
La tragedia
L’allarme è scattato pochi minuti prima delle 21 di martedì. In via Giovanni Pisano regna il silenzio: la zona è perlopiù frequentata durante il periodo estivo da chi lì ha la propria casa al mare mentre per il resto dell’anno è tranquilla. Valter Spagnoli e la madre Luana sono invece tra coloro che vivono in quella strada stabilmente: l’anziana donna al primo piano, il figlio nel tricolale arredato al piano terra. All’improvviso però qualcosa allarma l’89enne: il fumo che emerge dall’appartamento sottostante le fa intuire quello che sta avvenendo. E il pericolo che corre il figlio. Secondo una prima ricostruzione effettuata dagli inquirenti, l’uomo si sarebbe trovato nella camera da letto dell’appartamento mentre il rogo divampava, presumibilmente partito dal locale adibito a cucina e salottino.
Gli attimi che seguono l’agghiacciante consapevolezza dell’anziana donna sono cruciali: l’89enne è visibilmente agitata ma chiama immediatamente il numero unico per le emergenze 112 e chiede aiuto, segnalando l’incendio in corso nella sua abitazione. Dopodiché esce fuori, percorrendo il vialettino fino al cancello di casa e attendendo in strada. Una manciata di minuti e sul posto si precipitano i soccorsi: i primi ad arrivare sono i carabinieri insieme ai volontari della Pubblica Assistenza di Rosignano Marittimo. È a loro che la donna ribadisce ciò che forse in un primo momento, nella chiamata al 112, non era emerso con chiarezza. «In casa c’è mio figlio» dice alle forze dell’ordine e al personale dell’ambulanza, implorando loro di salvarlo. I militari si fanno avanti, provano a entrare nell’appartamento. Le fiamme però costituiscono un pericolo senza l’adeguato equipaggiamento e, soprattutto, il fumo è troppo all’interno dell’abitazione per provare a intervenire nell’immediatezza. Gli unici a poter entrare sono i vigili del fuoco, che arrivano subito dopo e, grazie alle tute ignifughe e all’attrezzatura anti-fumo, riescono a entrare.
L’appartamento è devastato dal fuoco, che è arrivato a colpire anche una stanzetta più piccola usata come sgabuzzino, a lato della cucina. Ma Valter Spagnoli non si trova lì, bensì nella camera da letto sul lato opposto. I vigili del fuoco lo raggiungono e lo portano all’esterno per permettere al personale sanitario di intervenire: la situazione appare subito disperata perché il 57enne – investito dal calore divampato nell’appartamento – è privo di sensi. I volontari della Pubblica Assistenza iniziano subito i tentativi per rianimarlo: applicano anche il Dae, il defibrillatore semiautomatico esterno, ma il macchinario non dà impulso perché non rileva alcun battito. Al medico non resta che dichiarare il decesso.
Le indagini
Le cause dell’incendio che ha portato alla morte del 57enne sono tutte da accertare. Così come è da capire se l’effettivo decesso sia riconducibile al rogo oppure se sia avvenuto per un malore che ha impedito all’uomo di mettersi in salvo. La Procura ha per questo aperto un fascicolo d’inchiesta sul caso, disponendo intanto i sigilli all’appartamento di Spagnoli in attesa del resoconto dettagliato da parte dei vigili del fuoco che, dopo i primi rilievi avvenuti subito dopo lo spegnimento delle fiamme, ieri mattina sono tornati sul posto con i carabinieri (titolari dell’indagine) per completare gli accertamenti. Il pm deciderà se disporre anche l’autopsia: il corpo intanto, trasportato al cimitero di Rosignano Marittimo, resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.