Il fiume Fine in piena sorvegliato anche il Chioma
Maltempo, rischio esondazione: allerta della Protezione civile. Monitorati fossi e torrenti
VADA. Fiume Fine in piena, guadi chiusi, botri tenuti a vista, strade allagate soprattutto nella zona di Vada dove via del Novanta è stata chiusa al traffico. Le quarantotto ore di pioggia pressoché continuative che si sono abbattute sul territorio hanno messo in allarme i volontari della Pubblica assistenza e la Protezione civile. Secondo il Centro funzionale regionale nelle prossime ore è prevista una diminuzione dei fenomeni che dovrebbe «attestarsi – dice Franco Setti responsabile della Protezione civile – attorno a 10 millilitri di pioggia. Ma se così non fosse, potrebbero sorgere problemi più seri».
Intanto, dopo il violento temporale che ha interessato le nostre zone tra le 15 e le 16,30 del 17 novembre, sono stati chiusi i guadi del Fine: quello del passo dei Caprioli, vicino all’acquedotto, e quello delle Fabbriche vicino alla statale 206 zona delle Badie. Sorvegliato speciale il fiume Fine la cui piena sta iniziando a preoccupare la Protezione civile.
Monitorato costantemente anche il Chioma, nella zona tra Castiglioncello e Livorno; anche in questo caso la paura è che l’acqua possa tracimare provocando danni. Tenuti sott’occhio anche i botri minori che attraversano Rosignano, Castiglioncello e Vada. E proprio a Vada, soprattutto nella zona della Mazzanta, si registrano i primi allagamenti. Chiusa al traffico via del Novanta, monitorate le altre strade perché ormai l’acqua che ristagna nei campi che costeggiano alcune vie di comunicazione, ha raggiunto l’altezza della carreggiata. Il timore è che esondi.
Disagi per gli automobilisti derivati dai violenti acquazzoni che hanno interessato tutto il territorio, da Castiglioncello a Vada. L’acqua ha allagato le strade, come via Allende e tratti della via Aurelia, parcheggi e rotatorie rendendo difficili gli spostamenti. «Se la pioggia diminuisse di intensità o, meglio ancora, se smettesse di piovere – ha detto l’assessore Daniele Donati che coordina la Protezione civile – tutto potrebbe risolversi in breve tempo. Diverso è se l’intensità della pioggia dovesse aumentare. A quel punto scatterebbero tutti i provvedimenti necessari per frenare l’esondazione di fiumi e botri. Per questo motivo siamo costantemente in contatto con la Pubblica assistenza e con gli operatori della Protezione civile».