Versilia, via al maxi-liceo accorpato Carducci-Don Lazzeri Stagi: perché per la Provincia è la scelta più logica
Prevista domani l’ufficialità dell’unione tra i due istituti: 1.200 studenti con una sola direzione e personale unificato, che farà la spola tra Viareggio e Pietrasanta
VIAREGGIO. Sta per nascere il maxi-liceo della Versilia: il Carducci di Viareggio e il Don Lazzeri-Stagi di Pietrasanta vengono accorpati, a partire dal prossimo anno scolastico. L’ufficialità è attesa per domani, quando si riunirà la Conferenza zonale versiliese con i vari assessori alla pubblica istruzione del territorio. Venerdì 13 la pratica approderà in consiglio provinciale per l’approvazione definitiva, che viene data quasi per scontata. Anche dopo le perplessità, per non dire le contrarietà, emerse negli ultimi giorni.
L’accorpamento è dovuto al numero di studenti iscritti: circa 600 al Carducci, poco meno al Don Lazzeri-Stagi. La soglia individuata dalla normativa nazionale per mantenere l’autonomia di un istituto è di 800: secondo la Provincia, «i soggetti coinvolti nel Piano del dimensionamento scolastico sono molti, e le linee guida non sono dettate dalla Provincia, ma sono della Regione Toscana che recepisce le indicazioni del Governo. Ci sono dei parametri precisi, e se una scuola scende sotto una certa soglia di iscritti allora è destinata all’accorpamento». Detto questo, l’unione tra i due istituti viene ritenuta dalla stessa Provincia la più logica, perché entrambi non possono più restare indipendenti. E quindi si risolvono due situazioni con un “solo” accorpamento. Evitando di doverne fare un altro nell’anno scolastico 2026-27. Dalla Provincia, tra l’altro, assicurano che per studenti e professori le cose cambieranno relativamente, anche se è indubbio che per i dirigenti scolastici non sarà così: si va a creare una maxi-scuola con circa 1.200 studenti, con una sola direzione e personale unificato, che farà la spola tra Viareggio e Pietrasanta.
I motivi dell’opposizione alla scelta, però, non sono solo legati al fatto che ogni istituto scolastico è geloso della propria autonomia. Il Carducci e il Don Lazzeri Stagi sono due scuole diverse, sia per collocazione geografica che per didattica. Quello che si va a formare è un istituto con indirizzi di qualsiasi genere: il classico e il linguistico del liceo viareggino si affiancheranno alle discipline artistiche e tecniche dell’istituto pietrasantino, che com’è noto ha nel pacchetto gli indirizzi commerciale (ex ragioneria), agrario e costruzioni (ex geometra). «Indirizzi a cui potremmo aggiungere a breve un altro legato alla comunicazione – dice Giovanni Fiorillo, dirigente scolastico del Don Lazzeri-Stagi – Un’offerta formativa così variegata può comportare delle difficoltà. Io ho portato all’attenzione della Provincia dati e considerazioni che ritengo oggettivi, al di là del ruolo istituzionale che mi compete, e che deve portare al rispetto delle scelte politiche e amministrative». Il Comune di Pietrasanta ha espresso la propria contrarietà alla fusione con il liceo viareggino. Secondo il dirigente del Don Lazzeri-Stagi «l’amministrazione si è già pronunciata in tal senso e io credo che ribadirà il “no” anche stavolta – aggiunge Fiorillo – Ragionando sul numero di studenti iscritti, penso che si debba valutare la potenzialità del nostro istituto. Tra due anni, presumibilmente, avremo una sede nuova e all’avanguardia, con spazi e laboratori che attireranno studenti anche da fuori territorio. Penso che i numeri degli iscritti potrebbero cambiare, al netto del calo fisiologico che riguarda tutti».
Da parte del liceo Carducci, che oggi ha in programma il collegio dei docenti, non si rilasciano ulteriori dichiarazioni. Si attende l’ufficializzazione della scelta, di cui inevitabilmente l’istituto dovrà prendere atto. Le alternative possibili erano due: la richiesta di mantenere l’autonomia sulla base della storicità e tradizione del liceo Carducci, oppure chiedere la fusione con l’altro liceo viareggino, il Barsanti e Matteucci. Ma a quel punto il Don Lazzeri-Stagi avrebbe comunque dovuto trovare un’alternativa a sua volta: si ipotizzava l’alberghiero Marconi. Un impasse che nei prossimi giorni sarà risolto, in un modo o nell’altro.
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