Il Tirreno

PISA. La domanda che fa da fil rouge e apre di fatto l’evento emerge fin da subito: «Come il diritto può essere efficace? Qual è la regolamentazione con l’intelligenza artificiale?». Questo il quesito, questo il collegamento. Sono i temi di “Uomini, macchine e copyright: governare la creatività”, tra i titoli del secondo appuntamento di giovedì 10 ottobre sulla “CyberLaw – Il diritto tra dati, algoritmi e intelligenza artificiale” una delle conferenze in calendario per l’Internet Festival di Pisa.

«L’era delle macchine rende necessario governare la creatività tra intelligenza artificiale e blockchain, gestendo problemi nuovi di copyright e cercando soluzioni inedite», recita d’altronde la descrizione dell’incontro con Giuseppe Corasaniti, Stefano Da Empoli, Iacopo Destri, con la conduzione da parte di Federica Meta.

«Il diritto è sempre in gara con la tecnologia, a partire da quella elementare. Ma non è sempre in grado di regolarla, apprezzandola. D’altronde, se ci pensiamo, il diritto d’autore arriva con l’invenzione della stampa: un tema fin dai tempi dello stesso Gutenberg, che fu denunciato all’inquisizione parigina…», spiega il giurista Corasaniti, riflettendo su storia e attualità e dialogando con gli altri addetti ai lavori unendo più discipline: diritto, tecnologia, economia, cultura e società. E arriva al fulcro dell’incontro, con il tema affrontato da più punti di vista da parte degli esperti presenti: «Occhio a demonizzare il digitale, perché sento spesso nel dibattito dire “perderemo il lavoro”, ma poi altrettanto spesso è dal digitale che arrivano gli strumenti che salvano il lavoro, favorendo, perché no, la creatività per esempio. Ovvio che i giuristi debbano adattarsi a un mondo che sta inevitabilmente cambiando», suggerisce il giurista.