Il Tirreno

Lei si chiama Rita Salvadori, in arte “Peperita”, simpatico nomignolo che ti fa subito inquadrare e mettere a fuoco, oltre a una imprenditrice di successo, una realtà commerciale-filosofica davvero invidiabile. Sì, perché più che un lavoro, per lei, si tratta di una vera e propria filosofia produttiva e di vita, legata a quei piccoli frutti coloratissimi e tanto diversi l’uno dall’altro, conosciuti più comunemente come “peperoncini”. La storia di Peperita comincia nel 2003 e nei suoi due ettari di terreno, a Bibbona: da 600 piante di peperoncino e tanto amore per il proprio lavoro e per la propria materia prima, produce oltre 40 varietà diverse di peperoncino, per un totale di più di 80.000 piante, coltivate con metodo biologico/biodinamico, come attestano i marchi CCPB e Demeter.

Rita segue personalmente tutte le fasi di produzione, affiancata da uno staff specializzato: dalla selezione dei semi alla coltivazione, dalla raccolta alla pulitura, fino alla trasformazione e alla distribuzione. Competenza, costante ricerca e rispetto per il prodotto e il proprio territorio sono i valori su cui si fonda l’azienda Peperita. Le diverse specie di peperoncini, dopo attente e rigorose lavorazioni, come l’essiccamento controllato, che consente di mantenere inalterate le caratteristiche aromatiche e la piccantezza di ciascuna varietà, si trasformano in pregiati prodotti, e, tanto per fare qualche esempio delle diverse lavorazioni che Rita realizza con i suoi peperoncini, troviamo: polveri, salse e concentrati, insaporitori e sali, paté, triti freschi, condimenti, marmellate e creme, spezie e superpiccanti. Scendendo un pochino più nel dettaglio, i condimenti piccanti ad esempio, nascono da uno degli abbinamenti più classici della cucina mediterranea: quello dell’olio extra vergine d’oliva pregiato, con il peperoncino. Il trito fresco, invece, è per chi non vuole rinunciare mai all’inconfondibile gusto del peperoncino come appena raccolto dal campo. I triti freschi sono ottenuti dalla lavorazione a crudo dei migliori frutti, per mantenere tutte le caratteristiche organolettiche del peperoncino fresco e sono la soluzione perfetta per completare salse, sughi e condimenti. Ma vale la pena ricordare una cosa importantissima: il peperoncino, per i veri intenditori, non è una gara a chi mangia più piccante, ma come spiega Rita, è una singolare magia di accoppiamento o abbinamento, con i diversi alimenti e i loro sapori, sughi, condimenti e altro ancora. In tutto questo, la chimica risulta essere la chiave di volta che governa un ottimo abbinamento tra peperoncino e cibo, quello più giusto, che deve servire sempre e solo ad esaltare i sapori del piatto a cui viene abbinato e le caratteristiche gustative dello stesso peperoncino, lasciando le gare di piccante a chi ha solo voglia di sciupare quello che mangia non sentendo poi più niente, per il troppo piccante. Abbandonate quindi l’idea e lo stupore per piatti immangiabili da quanto sono piccanti e provate il piacere di sentire quanto cambia un piatto, in meglio, con il peperoncino giusto.

Quindi, un bellissima esperienza da fare, anche molto divertente, è toccare con mano, quanto un Habanero Red Savina, al numero 7 su 17, della scala di piccantezza, possa andar meglio e risultare addirittura meno piccante con una certa pietanza, rispetto un Banana Pepper, posizionato soltanto al numero 2 della scala abbinato in modo errato. Anche nel caso del peperoncino, un minimo di cultura non farebbe per niente male e aiuterebbe ad accrescere il piacere del cibo abbinato a questi frutti.

Tutti i prodotti di Peperita sono reperibili sul mercato, ad iniziare dalla vendita diretta nel negozio dell’azienda, ai punti vendita di Castagneto Carducci e Volterra, si possono ordinare via internet.