Il Tirreno

Livorno “Cecè” per la regia di Gaia Bastianon. “L’uomo dal fiore in bocca” regista Simonetta Del Cittadino: in scena al Cral Eni due atti unici di Luigi Pirandello a cui 90 anni fa fu dato il premio Nobel per la letteratura.

La compagnia Nuovo Spazio Teatro firma lo spettacolo: un evento speciale in programma sabato 15 febbraio alle 21,15 e domenica 16 febbraio alle 17,15.

Una terza replica anche domenica 23 febbraio alle 17.15, sempre al Cral Eni di viale Nievo.

Il primo, diretto da Gaia Bastianon, appunto, sarà Cecè: è un lavoro brioso scritto solo per il teatro e non preso dalle precedenti novelle, come è successo per la maggior parte dell’opera pirandelliana.

Cecè è un bellimbusto a cui sembra permesso tutto e a cui l’autore affida il tema delle mille sfaccettature dell’ animo umano che sarà poi ripreso nel romanzo “Uno nessuno e centomila”.

A seguire ecco “L’uomo dal fiore in bocca” diretto da Simonetta Del Cittadino, più conosciuto: è tratto dalla novella “La morte addosso” e tratta del tema doloroso dello stato del protagonista che per affrontare il dolore e la malattia. E ancora esplora la vita degli altri perché gli serve ed espone la sua filosofia di vita ad un casuale attonito avventore che per caso incontra in una stazione in attesa di un treno.

Si tratta di due atti unici in cui si affrontano dei temi cari al drammaturgo agrigentino. A Cecè l’autore affida per la prima volta la tematica delle molteplici sfaccettature dell’animo umani, dell’Uno, nessuno e centomila.

Saranno in scena in entrambe le rappresentazioni Giorgio Algranti , Giuseppe Puglisi, Stefano Toscano e Monica Brachini. Scene di Emidio Bosco e Donatella Bertone, musiche originali di Carlo Bosco. E ancora la squadra è ricca: costumi costumeria Capricci, collaborazione tecnica Silvio Bassi e Mark Eaton.

Info. Biglietti 12 euro e studenti 5 euro. Per prenotare chiamare il numero 334 3187404 dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18,30.l

Francesca Suggi

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