Calcio: Serie B
Versilia by night, Twiga e Capannina verso nuovi padroni ma la Bussola è bloccata dalla lite. L'appello: «Deve tornare grande»
Il punto sugli storici locali che hanno fatto grande un'epoca: i problemi attuali e le prospettive
C’è un filo più che percettibile che accomuna i locali simbolo della Versilia, dalla Bussola alla Capannina fino ad arrivare a Canniccia e Twiga. Seguendo questo filo, attraverso decenni caratterizzati da volti da copertina e tradizioni rilanciate come nuove tendenze, ci ritroviamo oggi davanti a qualcosa di diverso. Soprattutto a un cambiamento: di proprietà, di “filosofie turistiche”, con il prossimo sbarco di nuovi imprenditori pronti a colonizzare una delle terre più griffate su scala nazionale.
Alle trattative per la vendita di Capannina e Twiga, particolarmente avanzate, si aggiunge infatti il destino incerto della Bussola di Focette, chiusa a doppia mandata da quasi un anno sotto il peso di una lite giudiziaria che contrappone gli attuali concessionari agli ex gestori. Un caso a parte è la Canniccia: da prima, o quasi, “biodiscoteca” d’Italia a cumulo di rovi e degrado fino alla sua riqualificazione a cinque stelle firmata dall’ex re dei dessert Attilio Bindi. Che l’ha trasformata in un club o mettendo però al bando, proprio, la discoteca.
La Bussola
Il locale pensato e inventato da Sergio Bernardini non esiste più da decenni: i tempi di Mina, di Adriano Celentano, di Ray Charles, Aretha Franklin e Chet Baker, giusto per citarne alcuni, sono sigillati da tempo in una memoria che confina con un’epoca che mai più tornerà. Però, al netto di una controversia legale che, come da premessa, da poco meno di un anno non consente la riapertura della discoteca, qualcosa di importante, di molto importante, si sta muovendo. Mario Bernardini, figlio di Sergio, ha fatto infatti immediatamente suo l’appello dell’ex sindaco di Pietrasanta, Domenico Lombardi, di «tutelare il locale da speculazioni» – c’era chi in passato provò a riconvertirlo in una sala slot – e scelte che non tengono conto del suo valore storico e turistico. Spetta a Ministero, Regione e Comune di Pietrasanta mettersi a un tavolo e vedere come intervenire» la sostanza dell’appello di Lombardi. Con Mario Bernardini che insieme a Mimmo D’Alessandro, per il centenario della nascita di Sergio Bernardini – nel 2025 – sta allestendo un programma di eventi che culmineranno con un grande spettacolo celebrativo a Bussoladomani, là dove una volta c’era il tendone e oggi recita da protagonista la rassegna Prima Estate. Con la Bussola da ripensare come «un centro polifunzionale chiamato a ospitare concerti, mostre, incontri, presentazioni di dischi, progetti per i giovani» chiosa Mario Bernardini. Prima, però, va appunto risolta la guerriglia legale in corso fra privati.
Capannina
Nell’ottobre scorso è morto Gherardo Guidi, per quasi mezzo secolo anima e mente della Capannina di Forte dei Marmi. Senza Guidi la Capannina, pur essendo una delle poche discoteche aperte in Versilia durante l’inverno, vive una fase complicata. Del resto Guidi nella gloriosa “Capanna” vista mare aveva organizzato i concerti, giusto per fare qualche nome, di Ray Charles, Paul Young, Gino Paoli, Patty Pravo, Peppino di Capri, Gloria Gaynor, Gianni Morandi, imponendo, sia pure non sempre con successo, eleganza e sobrietà alla clientela. Alla famiglia Guidi (attuale referente anche della Bussola) sarebbero state inoltrate non poche dimostrazioni di concreto interesse per l’acquisizione del locale: a dare un’accelerata alla trattativa è stato, sempre di recente, Giorgio Armani, che è legato a Forte dei Marmi e alla Versilia non solo per questioni commerciali. Una svolta è attesa a breve.
Twiga
«Il Twiga è stato venduto» ha detto qualche giorno fa ai microfoni della trasmissione “Report” la ministra del turismo, ed ex socia della stessa società Twiga, Daniela Santanchè. Salvo poi il giorno dopo fare un mezzo passo indietro. «C’è una trattativa in corso. Seguirà un comunicato». Un fatto è certo: il locale più griffato, più discusso e più lussuoso della Versilia è in vendita perchè il plenipotenziario Flavio Briatore pensa di dedicarsi a tempo pieno alla Formula 1 dismettendo tutti i marchi Twiga sparsi per il mondo. Certo, va ascoltato anche il parere del socio di minoranza, e compagno di Santanché, mr Dimitri Kunz, ma la strada è tracciata. L’inaugurazione datata 2001 del Twiga di Marina di Pietrasanta sembra oggi un ricordo nebulizzato nel tempo anche se il locale continua a portare in dote incassi importanti sia alla voce stabilimento balneare che, soprattutto, sul fronte discoteca. I rumors danno in grande spolvero, fra i potenziali acquirenti, il nome di Leonardo Maria Del Vecchio, fra i referenti dell’impero di Luxottica e già proprietario, in Versilia, del Bagno Franco Mare di Fiumetto.
Canniccia
Per “rifare” la Canniccia che fu, Attilio Bindi ha investito circa 20 milioni di euro: tanti soldi. Attenzione, la nuova Canniccia non è un autodromo e neppure una discoteca, ma si propone come un club dove assistere a sfilate di auto d’epoca, alla presentazione di nuove utilitarie, ospita un ristorante e organizzerà serata musicali dal vivo in scia a una serie di eventi. Il tutto incorniciato da un parco straordinariamente lussureggiante fra piante e verde e un paddock di assoluto livello.
«Della Canniccia – disse non molto tempo fa Bindi – mi sono innamorato da ragazzino. Oggi è di mia proprietà: ho voluto creare qualcosa di bello, di unico, restituendo questa oasi meravigliosa a tutta la comunità». Che poi, oltre al cuore, ci sia anche un aspetto imprenditoriale, questo è scontato. E ovviamente doveroso. Del resto la Versilia, nonostante le mille problematiche innescate dalle prossime aste delle spiagge, sembra suscitare interessi crescenti fra i grandi marchi e nella grande imprenditoria. La lotta per la conquista dei suoi locali iconici è solo uno dei capitoli di un libro ancora tutto da scrivere.