Il Tirreno

Il fenomeno

Massa, le onde arrivano fino al bar: paura per la mareggiata

di Ivan Zambelli

	Nella foto di Claudio Cuffaro la spiaggia mangiata dalle onde all’altezza del bagno Europa ai Ronchi una delle zone più critiche del comune
Nella foto di Claudio Cuffaro la spiaggia mangiata dalle onde all’altezza del bagno Europa ai Ronchi una delle zone più critiche del comune

Il consigliere Ivo Zaccagna: «Serve un commissario straordinario»

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MASSA. Legna e tronchi, distese di lavarone a perdita d’occhio. E poi l’erosione della spiaggia, tornata a colpire. È questa l’immagine che si para davanti se dal pontile di Marina di Massa si prova a scrutare il litorale di Massa. Giorni di mareggiate che da almeno mercoledì sono tornate a sferzare le coste massesi, lasciando lavarone per portarsi via sabbia, rendendo ancor di più critica la situazione a ridosso della stagione delle mareggiate. Questo in particolare nella zona dei Ronchi, dove l’arenile era già ridotto al lumicino tanto che il mare, non trovando ostacoli, è arrivato a lambire alcuni stabilimenti balneari.

Ad esempio il bagno Europa, dove le onde sono arrivate fin sotto la struttura, facendo riemergere alcuni blocchi messi a protezione diversi anni fa. E questo a metà ottobre, quando cioè deve ancora entrare nel vivo la stagione delle mareggiate invernali. Per questo vari balneari dell’omonimo Consorzio chiedono alle istituzioni di non dimenticare la tutela di questa parte del territorio. Come scrivono dal Consorzio, «nonostante la mareggiata di questi giorni non sia stata significativa in termini di potenza ha comunque accentuato il fenomeno erosivo. La costa del comune di Massa è in gravi condizioni. Il mare ha eroso e aggravato diversi tratti di litorale, in modo evidente a Ronchi, davanti al bagno Europa dove ha scavato sotto la struttura a tal punto da far riemergere dei blocchi messi oltre dieci anni fa a protezione dello stabilimento. All’erosione si aggiunge poi la grande quantità di lavarone che le piogge hanno portato al mare attraverso i fiumi e i diversi canali che sfociano sul tratto di litorale massese. Se le condizioni meteo marine dovessero peggiorare nei prossimi mesi, la costa subirà l’ennesimo duro colpo e il rischio è che dopo sarà difficile sistemare la situazione con interventi tampone. Chiediamo alle istituzioni di non dimenticare che la tutela del territorio e dell’economia passa anche dalla spiaggia, senza la quale difficilmente si possono accogliere residenti e turisti nel periodo estivo».

Ma è anche il consigliere comunale Ivo Zaccagna (Massa è un’altra cosa) ad insistere sulla necessità di una figura preposta per questa criticità: «La burocrazia non può pensare di seguire i ritmi della natura, perché il mare non aspetta che un foglio passi da un ufficio all’altro. Siamo di fronte ad una corsa contro il tempo. Le spiagge sono un patrimonio collettivo, che rappresentano un baluardo per la tenuta delle infrastrutture. Oggi sono le spiagge, ma già in passato il mare è arrivato sulle strade. Per questo serve la figura di un commissario straordinario o di una cabina di regia che possa snellire i tempi della burocrazia. Ogni anno si fanno ripascimenti, ma sono palliati; serve un’azione più strutturale». 

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