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Ristorante di Lucca restituisce la “stella”, i titolari: «Non vogliamo più preoccuparci degli standard altrui»

Alcuni piatti dello storico ristorante che ha annunciato di voler rinunciare alla Stella Michelin
Alcuni piatti dello storico ristorante che ha annunciato di voler rinunciare alla Stella Michelin

La decisione rivoluzionaria di uno storico locale: «Così ritroveremo quella cucina gioiosa condita da un pizzico di energia»

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LUCCA. Un passo indietro doloroso ma al tempo stesso necessario per far sì che il loro ristorante possa tornare ad assomigliare, di nuovo, la personalità dei titolari. Con una decisione rivoluzionaria per il settore, tanti colleghi farebbero carte false per entrarvi, gli chef del Giglio Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi, hanno comunicato alla guida Michelin, la “bibbia” della gastronomia, la loro scelta di restituire quell’agognata “stella” conquistata nel novembre 2018.

Una decisione arrivata al termine di un percorso introspettivo compiuti dal magico trio soffocato, come da loro riconosciuto, dai circuiti che classificano e categorizzano i ristoranti. «La saggezza sta nel riconoscere che è arrivato il momento di guardarsi, capirsi e a volte reinventarsi – spiegano in una nota Stefanini, Rullo e Terigi –. In questi 12 anni il Giglio è stato un ristorante trasformista, curioso e in continua evoluzione, cambiando maschera quando si trovava di fronte a un nuovo sipario. Ci siamo sempre contraddistinti per la cucina democratica e comprensibile, capace di rendere divertente lo stare a tavola. Oggi, però, abbiamo sentito il bisogno di fare il lavoro che amiamo senza doverci preoccupare degli standard altrui».

Ritrovare quella libertà espressiva che rischia di venire meno, in alcuni occasioni, a causa del meccanismo delle guide che premiano l’alta cucina. «Ci concentreremo sui nostri clienti in modo che possano vivere un’esperienza culinaria informale, accessibile ma di altissimo livello – chiosano i tre chef –. Avevamo già comunicato questa decisione all’azienda francese lo scorso maggio: così ritroveremo quella cucina gioiosa condita da un pizzico di energia».

Da capire a questo punto quale sarà la prossima di Michelin visto che il meccanismo della guida rossa non prevede che un ristorante possa scegliere di restituire la stella: tocca proprio al colosso transalpino dei pneumatici provvedere all’esclusione dal rinomato annuario, la cui edizione 2025 verrà svelata a Modena martedì 5 novembre. Scendono quindi a due i ristoranti stellati in Lucchesia: “l’Imbuto” nel centro storico di Cristiano Tomei e il “Butterfly” a Marlia di Mariella e Fabrizio Girasoli.

 

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