La guida
Livorno, scoperti falsi agenti immobiliari: cosa rischia chi fa affari con loro e come evitare brutte sorprese
La guardia di finanza spiega l’operazione che ha incastrato i professionisti “fasulli”: «Dai controlli un faro anche sui clienti»
LIVORNO. A partire dall’anno scorso, quando la guardia di finanza ha cominciato ad esplorare il settore legato a chi si occupa di compravendite e locazioni, sono stati individuati e sanzionati amministrativamente sei soggetti che svolgevano l’attività senza aver conseguito l’abilitazione professionale. Quattro su Livorno, uno a Castiglioncello ed uno a Cecina. Quindicimila euro per ciascun verbale in base alla legge 39 dell’89. Sono numeri che raccontano un fenomeno pericoloso, denunciato ripetutamente e con forza dalla Fiaip – la federazione italiana degli agenti immobiliari professionali –, che può creare seri problemi a chi compra, vende o affitta casa.
Il quadro livornese
Sgombriamo subito il campo. A Livorno (e provincia) la diffusione del fenomeno è in linea con le tendenze nazionali. A darcene conto è il colonnello Cesare Antuofermo, comandante provinciale delle fiamme gialle. Che spiega: «L’infrazione prevede una sanzione che va da un minimo di 7.500 euro a un massimo di 15.000 euro, ma in caso di recidiva la multa potrebbe salire. Dipende anche da cosa decide l’organo competente, cioè la Camera di Commercio. Abbiamo avviato un proficuo confronto con le associazioni coinvolte, mirato a tutelare chi agisce correttamente. Il che significa, alla fine, proteggere pure chi compra, chi vende, chi affitta ricevendo tutte le garanzie del caso». Antuofermo prosegue: «Occorre consapevolezza di rivolgersi a chi ha fatto un corso, ha fatto il regolare esame, che è registrato negli appositi elenchi, che ha partita Iva, che dichiara le tasse. L’attività investigativa porta a scoprire se magari, per risparmiare, qualcuno fra i clienti, ha aggirato la legge».
Controlli a chi vende
Un risvolto importante, quest’ultimo. Perché individuare un falso agente immobiliare rappresenta solo la prima fase degli accertamenti. «Una volta individuato l’agente non autorizzato si passa al riscontro di tutte le operazioni portate a termine dal soggetto, e si controllano, a cascata, tutti gli attori dell’intera operazione – spiega il comandante –. E allora si va a guardare se i pagamenti sono stati effettuati in osservanza, verificando la tracciabilità dei soldi e il rispetto in toto delle normative fiscali civili antiriciclaggio con giri di contanti che devono restare entro la soglia». Ecco una delle questioni: «È sbagliato pensare a dichiarare una parte della somma. Un’idea che può costare cara, sia a chi compra e sia a chi vende una proprietà. Partono sanzioni per tutti».
Occhio alle provvigioni
Massimiliano Carpina, presidente della Fiaip di Livorno invita a fare grande attenzione nel momento in cui ci si avvicina ad un annuncio immobiliare. «Nelle tavole rotonde con le autorità competenti in materia, come la Gdf, il Collegio Notarile, l’Ispettorato del Lavoro e la Camera di Commercio, tutti concordiamo quanto sia importante sensibilizzare l’utente finale a denunciare i casi di illecito. Molte persone non sanno che il diritto alla provvigione matura esclusivamente se la trattativa è conclusa tramite l’intervento di un agente immobiliare abilitato».
I rischi per i clienti
L’invito che Carpina rivolge ad un cliente quando arriva nel suo studio, lascia spesso a bocca aperta l’interlocutore. «Chiedo al cliente qual’è la prima domanda che dovrei sentirmi fare e ottengo le risposte più disparate: la domanda è “mi dimostra di essere un agente immobiliare abilitato?” – dice –. Come farlo è facile: presentando il tesserino della Fiap dove sono riportate le generalità del mediatore, i riferimenti della Camera di Commercio, oppure il Rea con codice Ateco 68.31.00. che è l’unico codice valido per la mediazione immobiliare. Tutto il resto, si definisce con una sola parola: abusivismo». Il fatto di entrare in un ufficio con targa all’esterno, non significa infatti un granché. «Chi è abusivo mette a rischio le parti da un punto di vista economico, senza nessuna possibilità di rimborso, dato che nel caso di agente non regolarmente abilitato, le polizze assicurative obbligatorie nel settore, non coprono il danno. Va inoltre considerato che solo un agente immobiliare con anni di esperienza è in grado di fare una valutazione realistica dell’immobile che dà la certezza di vendere al giusto prezzo, senza svalutare o iper valutare, rendendolo così invendibile, un appartamento. Invito pertanto tutte le persone ad informarsi preventivamente sul conto del mediatore al quale decidono di affidarsi riscontrando innanzitutto se fa parte di una delle associazioni di categoria e poi nel riscontrare che sia, ovviamente, un agente abilitato». «La lettera P dell’acronimo Fiaip, che sta per Professionalità, è il nostro punto di forza – aggiunge Carpina –. Se si incappa in un agente abusivo si può inviare una mail all’indirizzo della Gdf a quello della Camera di commercio o direttamente ai link che si trovano nei siti di cciaa e di Fiaip Nazionale aa.fiaip@fiaip.it».
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