Il Tirreno

Lutto

Rosignano, la piazza canta “Bella ciao” e piange. Ciao Gianfranco, comunista col sorriso

di Ilenia Reali
Rosignano, la piazza canta “Bella ciao” e piange. Ciao Gianfranco, comunista col sorriso

Per l’impegno dell’Anpi ha parlato il presidente Giacomo Luppicchini

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ROSIGNANO. Un funerale partecipato, commosso. Un saluto carico d’affetto quello per Gianfranco Montagnani, già assessore al Comune di Rosignano, politico, colonna dell’Anpi.

Le lacrime del figlio Stefano, capogruppo di Rosignano nel cuore, e le sue parole di stima, rispetto, amore per quel padre che gli ha trasmesso la passione per la politica. «Ci sei sempre stato – ha detto il figlio – e ci sarai sempre. Vederti in ospedale, triste, non più te stesso, senza il tuo sorriso, mi ha convinto che lasciarti andare è sicuramente doloroso ma accettabile. Sei stato e sarai sempre il mio eroe, grazie babbo». È stato il sindaco Claudio Marabotti a ricordare il radicamento di Montagnani a Rosignano in un saluto che è sembrato quasi un abbraccio con chi condivide valori, idee, con la comunità. «Il vuoto che lascia Gianfranco– ha detto – si riempirà come questa piazza oggi. Si riempirà grazie a chiunque ha avuto a che fare con Gianfranco. Era un tessitore, si metteva sempre a disposizione. Valiamo come comunità perché ci sono persone come lui che fanno la trama di un tessuto sociale».

Per l’impegno dell’Anpi ha parlato il presidente Giacomo Luppicchini che ha voluto ricordare come «Gianfranco non voleva morire» e si è interrogato perché «è stato antifascista e comunista per tutta la vita».

Luppicchini ha poi ripercorso i valori comuni, a Rosignano e nel mondo: la pace, la democrazia. A chiudere il funerale il canto di una vita: Bella ciao. Un crescendo di voci, lo stesso che aveva aperto il funerale con Fischia il vento. 
 

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