Il Tirreno

Mo: Orlando (Pd), 'non rassegnarsi alla guerra'

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Roma, 31 dic. (Adnkronos) - "La parola pace rischia di suonare vuota se non la decliniamo in concreto, se non definiamo i passi per arrivarci. Il primo è quello di non rassegnarsi alla guerra perché può diventare un rumore di fondo, qualcosa con cui si convive. Quelle immagini, quelle atrocità possono farci meno effetto perché le vediamo tutti i giorni al telegiornale. Ecco, lo dobbiamo impedire prima di tutto chiedendo di avere più occasioni per manifestare la nostra domanda di pace". Lo dice il deputato Pd ed ex ministro del Lavoro Andrea Orlando in un video di auguri di buon anno pubblicato sui social. "Alle forze politiche, prima di tutto a quelle progressiste, dobbiamo chiedere di darci più possibilità di chiedere la pace. Credo questa domanda in concreto la si possa fare poi ad ogni singolo rappresentante politico -aggiunge Orlando- perché dobbiamo chiedere cosa si intende fare per fare un passo in quella direzione. Perché la guerra non è una lampadina che si spegne ma un incendio che va domato con tanti passi intermedi che si possono chiamare tregua, cessate il fuoco, conferenza di pace, tavoli di confronto. Termini sentiti nel corso di questi anni che sono semplicemente il modo dal quale si passa dalla guerra alla pace e noi questi passi li dobbiamo fare più rapidamente possibile. Il prossimo anno deve essere quello che vede questi passi ma qualcosa almeno dipende da noi. Per questo il primo augurio che voglio rivolgere a tutti -conclude l'esponente Dem- è quello di non rassegnarsi alla guerra e di trovare e costruire più occasioni per pronunciare e chiedere la parola pace. Auguri di buon 2024!".
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