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Elezioni in Toscana, nel centrodestra Tomasi è il miglior candidato anti-Giani: i risultati del sondaggio Emg

di Francesca Ferri

	Eugenio Giani e Alessandro Tomasi
Eugenio Giani e Alessandro Tomasi

Il sindaco di Pistoia stacca nettamente Galli, Stella e Meini. Flop Vannacci. Ma il presidente uscente accresce il suo vantaggio

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Lo scenario non lascia troppe speranze al centrodestra. Secondo il nuovo sondaggio Emg Different per conto di ToscanaTv, realizzato tra il 18 e il 20 febbraio su un campione di 1000 persone, il centrosinistra sembrerebbe poter dormire sonni tranquilli per la prossima tornata elettorale, attesa a ottobre, con il presidente uscente Eugenio Giani lanciato al 52%. Eppure lo sfidante di Fratelli d’Italia, Alessandro Tomasi, primo candidato – in ordine cronologico – dalle fila del centrodestra, si prende la sua personale rivincita. Almeno tra i suoi. Ed esce vincitore almeno come candidato per la sua ala politica.

Il “ballottaggio” interno

Nel caos del centrodestra, che nelle ultime settimane ha prodotto altri tre nomi di aspiranti governatori, Marco Stella di Forza Italia, Elena Meini della Lega e, lo scorso 20 febbraio, una big degli azzurri, Deborah Bergamini, presentata come ulteriore proposta, il sindaco di Pistoia stravince il “ballottaggio” interno al centrodestra con il 52% delle preferenze, contro il 14% del consigliere regionale della Lega Giovanni Galli, il 13% dell’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci, il 10% del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna (nomi proposti agli intervistati dai sondaggisti). Impietoso il confronto con i due candidati ufficialmente dichiarati al momento della rilevazione, Stella e Meini, che nel sondaggio raccolgono appena il 7% l’uno e il 4% l’altra. Ancora da capire il gradimento di Deborah Bergamini, proposta da Forza Italia a sondaggio già chiuso.

Ma il centrodestra non sfonda

Per Tomasi non poteva esserci una presentazione migliore da sfoggiare agli “Stati generali della montagna”, previsti all’Abetone – sua terra d’origine – dal 28 febbraio al 2 marzo, durante i quali proverà a blindare la sua candidatura, cercando l’appoggio dei big di FdI. Sono annunciati la ministra Daniela Santanchè, il deputato toscano Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione del partito, e una ventina di sindaci. Tomasi avanza anche in termini di gradimento e di conoscenza da parte degli elettori. Se un mese fa dichiarava di conoscerlo il 44% degli intervistati, a febbraio la percentuale è salita al 47%. Aumenta anche la fiducia nel suo operato, dal 12% di un mese fa al 14%. Pur con gli sforzi del sindaco di Pistoia, il sondaggio vede comunque un centrodestra che ancora non riesce a sfondare in Toscana. Alla domanda “quale lista ha intenzione di votare”, il 51% di chi dichiara che andrà al seggio ha risposto che voterà centrosinistra. In questo dato rientra il 33,5% per il Pd, il 7% per Alleanza Verdi-Sinistra, il 4,5% per Italia Viva, il 2% di Azione, l’1% di +Europa. Il centrodestra raccoglierebbe comunque il 40%, -0,5% rispetto a 30 giorni fa, così divisi: 23% FdI, 7% Forza Italia, 5,5% Lega, 2% Noi Moderati, 2,5% civica di centrodestra. Il Movimento 5 stelle dovrebbe accontentarsi di un 6%, guadagnando mezzo punto rispetto a gennaio.

Campo largo e “forbice”

A proposito di campo largo, ma passando al centrosinistra, alla domanda “con quali forze politiche dovrebbe allearsi il Pd”, il 42% del campione ha risposto “con il M5s”, il 35% “con Alleanza Verdi e Sinistra”, il 32% “con Italia Viva”, il 26% “con +Europa” e il 23% “con Azione”. Il 29% vorrebbe che il Pd corresse da solo. Tornando alla sfida per la presidenza, in un mese la forbice tra Giani e Tomasi si è allargata. Se si votasse oggi, il presidente uscente, come detto, volerebbe da solo al 52% delle preferenze, un punto e mezzo percentuale in più rispetto a un mese fa, contro il 38,5% di Tomasi, che rispetto alla prima rilevazione perde un punto. In un’eventuale coalizione con il M5s, Giani arriverebbe addirittura al 55,5%, mezzo punto in più rispetto a gennaio, mentre Tomasi perderebbe l’1,5%. E sì che Giani ufficialmente non è neppure candidato.

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