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Clima impazzito

In Toscana è davvero caldo come non lo era mai stato? Cosa dicono i dati dal 1961 a oggi


	Cosa sta succedendo al clima in Toscana: i dati del rapporto Lamma
Cosa sta succedendo al clima in Toscana: i dati del rapporto Lamma

Presentato il rapporto Lamma 2024: l’analisi del direttore del Consorzio Bernardo Gozzini

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Il 2024 si è confermato come l'anno più caldo non solo a livello globale, ma anche in Toscana, dove si è registrata un’anomalia di +1.35°C rispetto al trentennio 1991-2020. Se si confrontano le temperature del 2024 con le medie del periodo 1961-1990, lo scarto diventa ancora più significativo, raggiungendo +2.3°C. E il 2025 sembra seguire la stessa tendenza: gennaio 2025 risulta essere tra i più caldi degli ultimi 70 anni, con una temperatura superiore di 2.4°C rispetto alla media.

I dati del rapporto LaMMA

Questi dati emergono dal rapporto sull’andamento del clima in Toscana nel 2024, curato dal Consorzio LaMMA e presentato nella mattina di giovedì 6 febbraio dal direttore del Consorzio LaMMA, Bernardo Gozzini. «Il resoconto del 2024 evidenzia un aumento della piovosità del 20% rispetto all’anno precedente e un incremento della temperatura media di 1,35°C rispetto al trentennio 1991-2020. Questi dati confermano il continuo surriscaldamento globale, con effetti tangibili anche in Toscana. Fenomeni estremi come le bombe d’acqua hanno reso necessario un rafforzamento delle misure di difesa del suolo», ha dichiarato Giani.

Emergenze climatiche e interventi necessari

Giani ha ricordato gli stati di emergenza dichiarati nel 2024: «In particolare, tra settembre e ottobre 2024, eventi meteorologici eccezionali hanno costretto a dichiarare per quattro volte lo stato di emergenza per calamità naturale, poi riconosciuto a livello nazionale. Questa situazione dimostra l’urgenza di azioni concrete per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. Il lavoro quotidiano degli istituti di ricerca, insieme all’impegno del Consorzio LaMMA, serve a monitorare questi cambiamenti e a sollecitare interventi mirati per contrastare le trasformazioni climatiche in atto». Il presidente ha concluso il suo intervento ringraziando il direttore del LaMMA, Bernardo Gozzini, per il prezioso contributo scientifico offerto attraverso il rapporto annuale sul clima.

Un trend preoccupante

«Purtroppo, noi climatologi sembriamo ormai un disco rotto che annuncia ogni anno un nuovo record. Così anche il 2024 non smentisce questa consuetudine, confermando non solo il costante incremento delle temperature ma anche una sempre più evidente accelerazione», ha dichiarato Gozzini durante la presentazione del report. Il 2024 è stato il primo anno in cui, a livello globale, la temperatura media ha superato la soglia critica di +1.5°C fissata dagli Accordi di Parigi del 2015. Gli accordi internazionali sottolineavano la necessità che tale incremento non venisse raggiunto prima del 2030 e che non diventasse costante, un’eventualità che oggi appare purtroppo molto più probabile rispetto a dieci anni fa.

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