Il Tirreno

Toscana

Il fenomeno

La seconda stagione di Squid game ha raggiunto una grande popolarità

di Ester Giannelli* e Lisa Gambini*
La  seconda stagione di  Squid game  ha raggiunto una grande popolarità

Si svolgono in totale sei giochi, sono infantili ma hanno un’orribile regola: il perdente viene ucciso. Malgrado l’esito sia noto la gara continua, ogni morte aggiunge soldi al montepremi finale

3 MINUTI DI LETTURA





La seconda stagione della nota serie Squid game è sulla bocca di tutti e la sua popolarità va crescendo.

Nella prima stagione abbiamo modo di approfondire la vita di Seong Gi-hun, ovvero un uomo combattuto dai debiti il quale, assieme ad altre 455 persone che a loro volta hanno difficoltà economiche, è invitato a partecipare ad uno strano e misterioso evento. Si svolgono in totale sei giochi, giochi infantili ma con un’orribile regola: il perdente viene ucciso definitivamente.

Malgrado il rischio di decesso si presentano diverse condizioni per far sì che la competizione continui, ogni morte aggiunge soldi al montepremi finale. Con il passare dei giochi si inizia a vedere la dimostrazione della sanguinosa competizione e la sensazione di estrema disperazione dei concorrenti, questo rivela le varie facce della natura umana, il che inizia solitamente a portare ad alleanze, tradimenti e questioni morali. Alla fine, il vincitore otterrà un enorme premio in denaro, ma a un costo umano travolgente. Dopo il grande clamore generato dalla prima stagione, la quale è riuscita a risultare di grandissimo interesse per il pubblico grazie alla sua trama originale e il genere thriller, in molti riposero le loro aspettative nel sequel sperando che quest’ultimo non deludesse le aspettative create.

La seconda vicenda seguirà di nuovo il protagonista Gi-hun, che si ritroverà una volta ancora all’interno dei giochi con lo scopo di smascherare e terminare questo circolo vizioso, e così salvare i nuovi giocatori. Quella che però sembrava solamente una serie thriller di passaggio, con la sua crescita ed acquisizione di fama ha aperto gli occhi e trascinato i fan all’interno della cultura coreana, catturando il loro interesse. Essa è nota per la musica, ovvero il kpop, o per le famose serie di stile romantico chiamate kdrama.

Ciò è merito principalmente del grande talento e caratteristiche uniche degli attori che, dopo il loro successo nel campo del cinema e del canto, hanno interpretato i personaggi più iconici all’interno di Squid Game.

Tra questi troviamo il cantante T. O. P, conosciuto principalmente come il rapper del famoso gruppo Bigbang i quali raggiunsero il picco del successo intorno al 2013. L’attore interpreta il giocatore Thanos all’interno della seconda stagione della serie, personaggio che ha conquistato i cuori del pubblico con la sua simpatia e unicità. Grazie a ciò l’attore T. O. P ha riacquistato la sua immagine, oscurata da scandali precedentemente accaduti. T. O. P non è certamente l’unico, poiché anche molti altri noti personaggi hanno ricevuto i riconoscimenti meritati. Squid game non ha solo influenzato le persone ma anche le tradizioni culinarie; i famosi dalgona cookie che appaiono nei giochi si sono trasformati in una ricetta semplice e divertente da ricreare in casa, immedesimandosi nei protagonisti tentando di risolvere il gioco. Sono facilmente reperibili anche nei supermercati, per chiunque non sia pratico con la cucina ma voglia comunque accettare la sfida. Inoltre il messaggio che manda Squid Game non è certo superficiale, poiché nonostante la maggioranza dei concorrenti sia ipnotizzata dal denaro, il protagonista pone al primo posto l’importanza della vita di ognuno di loro, dando la priorità a costruire relazioni genuine tra i concorrenti e promuovendo il lavoro di squadra. Sceglie i rapporti umani e non il denaro, ciò impatta molto la società di oggi, per fare in modo che la crudeltà del denaro non vinca contro l’umanità. Una serie all’apparenza molto semplice e violenta, ma che in realtà ha concesso la visione di realtà diverse e culture estranee, sarà solo un successo temporaneo, o verremo ancora più stupiti dalla terza ed ultima parte?

*Studentesse IV CL Liceo Chini Michelangelo di Lido di Camaiore
 

Vergogna senza fine
Il ritratto

Morto sul lavoro al porto di Genova, chi era Lorenzo Bertanelli: la vita a Massa e l’ultimo messaggio alla mamma