Pamela Anderson, sex symbol a 57 anni: perché piace e quel rammarico legato all’Elba
L’ex bagnina di "Baywatch" è più in forma che mai
Sono appena finiti i Golden Globes, la premiazione che ha aperto l’anno di Hollywood, che almeno per adesso, sembra tornare a ingranare dopo gli scandali, come quello di P.Diddy e dopo un anno di proteste degli autori seguite da premiazioni che definire insipide è un eufemismo.
Ma se "tuona di quel che lampa", potremmo aspettarci un 2025 pieno di sorprese.
Dicevo dei Golden Globes: le candidature sono state belle ma, devo dire, avrei preferito la vittoria di qualcun altro in determinate categorie.
Una delle poche candidature non vittoriose delle quali mi dispiaccio è quella di Pamela Anderson. A 57 anni, la donna che più incarna la figura della sex symbol, l’ex bagnina della serie cult degli anni Novanta "Baywatch", era stata candidata al premio con un film che, almeno dal trailer - perché purtroppo nella piccola Isola d’Elba, dove abito, nessun cinema si è degnato di trasmetterlo - sembra un misto tra "Babylon", una canzone malinconica di Chappel Roan e "Hacks", ma senza l’aria da serie Netflix. Un film e il ruolo nello specifico che potevano far risaltare Anderson, una delle poche che può essere davvero divina con solo skin care e un filo di mascara, e che nonostante questo cambio drastico di make up, rispetto ad alcuni anni fa, fa trasudare da tutti i suoi pori l’immagine di quella diva abituata a trucchi pesanti, ma riuscendo comunque a non farcela invidiare.
E anche se i soliti hater la definiscono trasandata, lei continua a vestirsi da urlo, a sfilare come se il tempo non fosse passato, e a ballare con Madonna, simulando atti sessuali con uomini semi-nudi nell’ultimo remix di "Vogue". Una moderna Brigitte Bardot, che ancora oggi, nonostante il premio perso, dovrebbe essere tenuta come un gioiellino da Hollywood, se vuole rialzarsi con stile.
*Studente di 16 anni, istituto Foresi di Portoferraio