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Andrea Lacorte, un pisano alla conquista del Polo Sud – Il diario giorno per giorno


	Andrea Lacorte al centro con i suoi compagni di traversata
Andrea Lacorte al centro con i suoi compagni di traversata

Il 64enne coofondatore di Pharmanutra sfida il gelo: qui racconta la sua traversata con foto e video

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Un diario in diretta dal Polo Sud. Una spedizione raccontata giorno per giorno tra i ghiacci del punto più freddo del pianeta. Il protagonista è il pisano Andrea Lacorte, coofondatore di Pharmanutra Spa, azienda che sviluppa e distribuisce complementi nutrizionali e dispositivi medici innovativi e che rappresenta un vero orgoglio per tutto il territorio toscano. Lacorte – che nel 2013 è stato il primo il primo pisano a raggiungere il Polo Nord dopo circa 120 chilometri percorsi sugli sci con temperature tra i -20 e i -30 gradi – racconterà la nuova traversata in esclusiva al Tirreno. E aggiornerà qui, come un diario di bordo, ogni suo spostamento con foto, video e racconti. Ad accompagnarlo due membri del team Vitamina Sailing, il pisano Giovanni Bucarelli, 59 anni, e il 41enne romano Matteo De Luca, storici compagni di mare di Lacorte sulle barche del team che regata nei circuiti più importanti del mondo per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa.


IL DIARIO DI BORDO DELLA TRAVERSATA

Martedì 10 dicembre - 13:09 Ora italiana (9:09 al Polo Sud)

Stiamo partendo dal campo base, dopo aver fatto colazione tra i ghiacci, per affrontare una giornata che si prospetta magnifica. C’è un sole intenso, il vento è quasi assente, ci sono 25° sotto zero, la notte in tenda è stata facile, abbiamo avuto anche quasi caldo, in alcuni momenti. L’irraggiamento solare con la luce h24 riscalda tantissimo e sarà così anche per i prossimi giorni. Pensate che che il prossimo tramonto è previsto per il 25 febbraio. Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di testare al meglio l’attrezzatura, fare la prova della doccia, scegliere il cibo (liofilizzato) e le varie barrette energetiche da portare con noi…  Poi ieri, appena atterrati nel punto di partenza della spedizione, ci siamo subito messi in moto, con l’obiettivo di percorrere solo 5km con gli sci e la slitta. Bisogna iniziare soft, perché oltre al freddo polare, letteralmente, siamo ad oltre 3000 metri di altezza, che diventano ben di più, percepiti, per via della curvatura terrestre. La fatica si fa sentire, il corpo non è abituato a uno stress del genere, quindi bisogna iniziare gradualmente per poter affrontare i giorni successivi nel pieno della forza fisica e mentale. (Qui la posizione in tempo reale)

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