Il Tirreno

Se avete ricevuto questo messaggio in chat sappiate che è una fake news. Anche nelle tragedie c’è chi ne approfitta per “spacciare” bufale. E ce n’è una enorme che ruota attorno al disastro di Calenzano, dove nella mattina di lunedì 9 dicembre l’esplosione del deposito Eni, nella zona industriale, ha causato morti e feriti, che sta rimbalzando sui cellulari, nei gruppi social ed è addirittura finito in tv, in alcuni notiziari. Una notizia completamente falsa, attribuita alla tragedia in provincia di Firenze, ma che proviene dall’altra parte del mondo. 

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• La diretta dal luogo dell’incidente

Il video fake

Si tratta di un video. Pochi secondi registrati verticalmente con un cellulare. Si vede l'interno di uno stabilimento produttivo e in lontananza – ma neppure troppo, circa un centinaio di metri – vengono inquadrate le fiamme che avvolgono un maxi serbatoio di carburante, prima di un boato enorme che disperde frammenti tutto attorno e “spara” una cisterna di centinaia di chili come fosse una piuma. A prima vista ci sono tutti gli elementi che contraddistinguono la tragedia di Calenzano. Viene proprio da pensare che sia un filmato girato nell’attimo del disastro. Ma non è così. Perché quel video è finito anche tra le mani della nostra redazione, e dopo alcune verifiche abbiamo scoperto che le immagini si riferiscono a un incidente simile a quello di Calenzano, per dinamica e tragici risvolti, ma in un luogo che dista 3.759 chilometri dal deposito Eni in provincia di Firenze.

Dove è stato girato

In particolare, il filmato si riferisce a un incidente sul lavoro avvenuto il 12 ottobre 2024 in Cecenia. Due mesi prima della tragedia di Calenzano. La notizia è quella di

un'esplosione avvenuta in una stazione di servizio a Grozny, capitale della Repubblica russa della Cecenia, nel Caucaso, ha causato la morte di quattro persone, tra cui due bambini.  

Come lo abbiamo scoperto

Come abbiamo fatto a capire che il video spacciato per il disastro di Calenzano in realtà è girato in Russia? Utilizzando uno strumento semplicissimo. Si chiama Google Lens e permette di identificare da un’immagine la fonte di una foto o di un video. E “consegnando” un fermo immagine del video all’applicazione, è lei stessa a ricondurre alla notizia dell’esplosione in Cecenia. Smontando la più grossa bufala che sta girando attorno a una disgrazia che segna le ennesime morti sul lavoro in Toscana.