Elezioni, Floridia sul crollo del centrosinistra: «Risultato annunciato, senza coalizione larga non c'era partita»
L’analisi sul voto dell’ex presidente della Società italiana di studi elettorali e responsabile dell'Osservatorio elettorale della Regione Toscana: «A livello nazionale grossa ripresa del M5s»
«Il risultato era annunciatissimo perché dal momento che nel centrosinistra non si è fatta una coalizione larga non c'era partita. È come se due spadaccini confrontassero le lame e uno di questi ha le mani legate». Così il politologo Antonio Floridia, ex presidente della Società italiana di studi elettorali e responsabile dell'Osservatorio elettorale della Regione Toscana. Quanto alla Toscana, «all'uninominale il centrodestra dieci seggi e il centrosinistra tre - aggiunge -. Al proporzionale è possibile valutare che il centrosinistra ne prenda forse cinque, il centrodestra sei, due a M5s e due al Terzo polo almeno che non si creino squilibri con i cosiddetti seggi incidenti o deficitari per cui ci potrebbero essere slittamenti da una regione all'altra».
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Per Floridia, sempre riguardo alla Toscana (che in totale 12 senatori e 24 deputati), «al Senato è già stabilito perché gli otto seggi proporzionali vanno tre al centrodestra, tre al centrosinistra, uno a M5s e uno al Terzo polo. A livello di coalizioni, di questi seggi probabilmente due vanno a Fdi e uno alla Lega, e zero a Fi. Dentro il centrosinistra, ma ancora è da valutare, sembrerebbe che due seggi vadano al Pd e uno a Sinistra italiana-Verdi». Sull'andamento nazionale Floridia osserva che «il risultato di M5s è diverso da valutare rispetto al fatto perde. È vero che perde molto rispetto al 2018 ma tutto sommato ha fatto una grossa ripresa. Soprattutto al sud ha vinto tutti i collegi uninominali di Napoli e ne ha vinti anche a Palermo. Probabilmente è decisivo per evitare una supermaggioranza del centrodestra al Senato. Ha raccolto un voto di sinistra di protesta contro il Pd».
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