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Marcell Jacobs e il caso spionaggio: «Non posso credere che Tortu sapesse. Il fratello? Lo avrei licenziato»


	Marcell Jacobs e Filippo Tortu in pista
Marcell Jacobs e Filippo Tortu in pista

Il campione olimpico si racconta a Francesca Fagnani tra confessioni intime, il caso spionaggio e il rapporto complicato con il padre

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Torna 'Belve', il programma cult di Rai2 ideato e condotto da Francesca Fagnani, prodotto da Fremantle e giunto alla quinta stagione: appuntamento in prima serata, ogni martedì, da stasera 29 aprile. Tra gli ospiti della prima puntata il campione olimpico e primatista europeo dei 100 metri Marcell Jacobs, che si racconta in un'intervista intima e profonda. Dalle domande di Fagnani emerge l'intensità dello sportivo e la complessità dell'uomo.

Il caso spionaggio e i rapporti con Filippo Tortu

L'atleta medaglia d'oro a Tokyo 2020 risponde con grande sincerità a Francesca Fagnani sull'inchiesta della Procura di Milano (su accessi illegali alle banche dati dello Stato) da cui emerge il presunto coinvolgimento di Giacomo Tortu, fratello e manager dell'atleta Filippo Tortu. Tortu avrebbe pagato una società di investigazione per spiare Jacobs accedendo alle sue analisi e ai suoi certificati del sangue, ma anche al suo cellulare. "Come ha vissuto questa violazione?", gli chiede la giornalista. "Sinceramente sono rimasto abbastanza male. Una notizia che mi ha un po' sconvolto perché non me lo sarei mai aspettato".

«Quando ho vinto le Olimpiadi ho un po’ oscurato il percorso di Filippo»

«Secondo lei cosa speravano di trovare?», prosegue Fagnani. «Nel momento in cui io ho vinto le Olimpiadi ho, tra virgolette, oscurato un po' quello che era il percorso che Filippo aveva fatto dal 2018. Pensavano che magari io utilizzassi doping… Il fatto che abbiano violato la mia privacy è stata la cosa che mi ha veramente dato più fastidio». «Lei ha detto che tra lei e Filippo c'è sempre stata una rivalità che pensava si fermasse in pista», prosegue Fagnani. «Per come lo conosco e per come l'ho vissuto da Tokyo a oggi, non potrei mai pensare che lui fosse a conoscenza di questa cosa», spiega Jacobs.

La reazione al coinvolgimento del collega e il rapporto con il padre

Se dovesse emergere che in qualche modo Filippo Tortu sapesse «sarebbe una bella batosta, personale e per tutta la squadra della staffetta», spiega l'atleta, che poi confessa che non ha ancora avuto «l'occasione di vederlo» e che «sicuramente nel primo approccio ci sarà un po' di imbarazzo». «Ha licenziato il fratello?», gli chiede Fagnani. «Non penso. È il fratello…», risponde Jacobs, che dopo un lungo e significativo silenzio aggiunge: «Io l'avrei fatto'». Seduto sull'iconico sgabello di Belve, Jacobs risponde con grande sincerità a Fagnani. La giornalista gli chiede della sua infanzia e del mancato rapporto con il padre. «Da piccolo mentivo a me stesso e anche agli altri, facendo credere che mio padre fosse un super eroe che amavo e ammiravo. Però dentro di me soffrivo. Alle elementari vedevo i disegni dei miei compagni che avevano una famiglia e io invece disegnavo solo mia madre».

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