Il Tirreno

Prato

La polemica

Prato, l’opposizione va all’attacco: «Capodanno, un’occasione persa»

di Paolo Nencioni

	I fuochi d'artificio (peraltro proibiti) in piazza Santa Maria delle Carceri
I fuochi d'artificio (peraltro proibiti) in piazza Santa Maria delle Carceri

Il consigliere Zecchi (FdI) critica la giunta per la mancanza di un’idea forte: «In altre città hanno fatto meglio, andate a Mestre e prendete appunti»

3 MINUTI DI LETTURA





PRATO. Tanta gente per le strade, e sarebbe strano il contrario in una città di 200.000 abitanti, ma nessun evento clou capace di radunare la folla anche solo per fare il conto alla rovescia. Questo è stato il Capodanno a Prato. E l’opposizione non si è lasciata sfuggire l’occasione per criticare l’amministrazione comunale.

«Le polemiche sul Capodanno di Prato sono solo l’ultimo capitolo di un periodo natalizio che, per commercianti e cittadini, ha rappresentato un’altra occasione mancata – attacca il consigliere comunale Cosimo Zecchi di Fratelli d’Italia – I problemi del centro (sicurezza, degrado e mancanza di attrattiva) sono rimasti gli stessi, senza segnali di un cambio di rotta da parte dell’amministrazione. Il Natale poteva essere un momento per invertire questa tendenza, per mettere quell’attenzione in più e dare speranza a residenti e commercianti, ma così non è stato».

Di fatto l’unico “spettacolo”, a parte la musica dal vivo con le cover, sono stati i fuochi d’artificio, peraltro teoricamente vietati, che intorno a mezzanotte hanno illuminato soprattutto piazza delle Carceri.

«Gli unici spunti registrati – concede Zecchi – sono stati il giardino in piazza Duomo e i bus elettrici, iniziative che in altre città sarebbero considerate marginali, ma che a Prato, nel nulla generale, hanno finito per spiccare. A Pistoia, ad esempio, il giardino in piazza è una semplice iniziativa di un fine settimana, mentre il periodo natalizio è animato da tutt’altro movimento. Quello che è mancato a Prato è un’idea concreta finalizzata a rendere il centro vivo e attrattivo».

Zecchi va oltre e disegna alcune possibili iniziative: «Si poteva collegare l’iniziativa dei bus elettrici a parcheggi gratuiti per rilanciare quelli meno utilizzati. Si potevano organizzare mercatini di Natale degni di questo nome, visto che durante l’anno non mancano mercati con bancarelle di dubbia qualità. Si poteva proporre qualcosa di analogo ai “giovedì del centro” di luglio, ma in versione invernale, o puntare su addobbi scenografici, animazioni e creazioni artistiche. E il Capodanno? Abbiamo seguito il capodanno in tv nelle piazze di Reggio Calabria e Catania, non Milano, Roma o Torino. Prato cosa ha in meno di queste città? Perché non puntare su un evento capace di attrarre pubblico e dare un messaggio positivo?».

Zecchi critica la giustificazione della giunta, che ha attribuito la mancanza di iniziative al poco tempo avuto per organizzarsi: «Questa amministrazione non arriva da Marte. Dove erano i suoi esponenti quando la loro stessa maggioranza pianificava il Natale un anno fa? Non si può liquidare tutto con la scusa del tempo: è una questione di idee e di visione. Invito la maggioranza a farsi un giro a Mestre in questi ultimi giorni di feste e prendere appunti, senza scomodare altre città più blasonate».

Conclude Zecchi: «Prato non ha bisogno di giustificazioni, ma di iniziative concrete e ambiziose. I cittadini e i commercianti meritano di più, soprattutto in un periodo come il Natale, che potrebbe e dovrebbe essere il momento per restituire al centro vitalità e attrattiva, se questo è uno dei punti del programma». 

Vergogna senza fine
Il ritratto

Morto sul lavoro al porto di Genova, chi era Lorenzo Bertanelli: la vita a Massa e l’ultimo messaggio alla mamma