Il Tirreno

Prato

Sospeso il foglio di via ai due sindacalisti del Si Cobas

di Paolo Nencioni
Luca Toscano e Sarah Caudiero, sindacalisti del Si Cobas (foto Batavia)
Luca Toscano e Sarah Caudiero, sindacalisti del Si Cobas (foto Batavia)

La decisione del Tar sul provvedimento della Questura di Prato. I diretti interessati: "Ennesimo stop al tentativo di metterci i bastoni tra le ruote"

29 luglio 2019
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PRATO. Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto la richiesta di sospensiva del foglio di via che la Questura di Prato aveva notificato ai due sindacalisti del Si Cobas Sarah Caudiero e Luca Toscano, un provvedimento che vietava la permanenza a Prato dei due, fatta eccezione per le attività sindacali, e che ordinava loro di comunicare con tre giorni di anticipo alla Questura le eventuali manifestazioni sindacali che volessero organizzare. Sono stati i diretti interessati a dare notizia dell'ordinanza emessa lo scorso 25 luglio dal Tar.

Luca Toscano e Sarah Caudiero, che da oltre un anno sono diventati un punto di riferimento per decine di lavoratori, in gran parte pachistani, alle dipendenze di aziende cinesi, ma anche italiane, sono stati convocati stamattina, 29 luglio, in Procura perché sono indagati con l'accusa di aver violato l'articolo 18 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, cioè non aver dato quel preavviso di tre giorni alla Questura in occasione degli scioperi e dei presidi davanti alle aziende, ma d'intesa col proprio avvocato Letizia Bertolucci non si si sono presentati perché, hanno spiegato, attendono l'esito delle indagini. Anche alla luce del pronunciamento del Tar. Che è solo una sospensiva, ma che se nel merito confermasse la prima decisione potrebbe far cadere l'accusa di non aver dato il preavviso.

"Quello del Tar - ha spiegato Sarah Caudiero - è stato l'ennesimo stop al tentativo della Questura di Prato di mettere i bastoni tra le ruote alla nostra attività sindacale. Già tre volte era stata respinta la richiesta della Procura di Prato di disporre nei nostri confronti l'obbligo di dimora a Firenze, dopo lo sciopero alla Tintoria DL. La polizia non può continuare a trattare le proteste sindacali come questioni di ordine pubblico".

Luca Toscano ha citato un caso simile a Modena, dove un foglio di via era stato notificato a un'attivista dei Cobas. In quel caso il Tar, decidendo nel merito, lo ha dichiarato illegittimo. "Ci aspettiamo che anche qui in Toscana il Tar faccia la stessa cosa - ha detto il sindacalista - Per questo ci siamo presi la responsabilità di prenderci numerose denunce". Il provvedimento nei confronti dei due sindacalisti era stato aggravato dopo le proteste davanti alla Tintoria Superlativa di via Inghirami. "E' stato in quel momento che abbiamo deciso di disubbidire - ha detto Toscano - In Italia lo sciopero non ha bisogno di alcun preavviso, ad eccezione di alcuni settori strategici, per esempio i trasporti. Solo a Prato ci sono questi problemi. Analoghe iniziative in provincia di Firenze vengono trattate in tutt'altra maniera dalle forze dell'ordine".

Il nocciolo della questione è che cosa debba intendersi per "riunione in luogo pubblico", quella il cui mancato preavviso potrebbe diventare un reato. Secondo la Questura è quello che hanno fatto i sindacalisti del Si Cobas. Secondo i sindacalisti il fatto che i lavoratori di un'azienda escano dalla fabbrica e si trattengano davanti dopo aver proclamato lo sciopero non è una "riunione in luogo pubblico". Sarà la Procura a chiarire la questione.

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