La massoneria della porta accanto: una loggia in condominio
L'Ordine Massonico Tradizionale ha aperto una sede al piano terra di uno stabile di via Roma. Sono gli "scissionisti" di piazza del Gesù
PRATO. C’è una massoneria che alle segrete stanze preferisce i quasi pubblici banchetti, una versione più godereccia ed edonista dei liberi muratori che non disdegnano il piano terra di un condominio, con annesso esterno, per tenere le proprie agapi, le riunioni di loggia. Accade a due passi dal centro storico, in via Roma 24. Qui, al piano terra di un condominio in mattoni, anni fa c’era una scuola di danza, da tempo chiusa. Il fondo è rimasto vuoto per anni, fino a una decina di giorni fa, quando sono comparse “veneziane” impenetrabili (o quasi) e una bella cassetta delle lettere, ma nessuna insegna. Passano un paio giorni e lo spazio si anima, arrivano alla spicciolata alcune persone che portano borse, si allestiscono tavoli nello spazio all’esterno, protetto solo parzialmente da due cancellate, e sedie nello spazio interno.
Logico che i condòmini, tra cui chi scrive, si incuriosiscano e diano una sbirciata attraverso le veneziane non proprio a tenuta stagna. L’immagine che trapela potrebbe assomigliare a una riunione di condominio, se non fosse per le candele e per i paramenti con l’inconfondibile simbolo massonico della squadra incrociata al compasso. Ecco svelato il mistero: al piano terra del condominio di via Roma si è insediata una loggia massonica. Ora resta da capire a quale obbedienza appartenga, se al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani o alla Gran Loggia d’Italia di piazza del Gesù. Certamente alla seconda, perché alla riunione della loggia di via Roma si intravedono anche le donne, che non sono accettate dal Grande Oriente. Ma parlando proprio coi “cugini” del Goi emerge una verità ancora diversa: i massoni del condominio sono gli “scissionisti”. Appartengono cioè a una nuova obbedienza, l’Ordine Massonico Tradizionale fondato all’inizio dell’anno dal fiorentino Luigi Pruneti, docente universitario e giornalista pubblicista, da una costola della massoneria di piazza del Gesù. Dicono che a questa nuova obbedienza abbiano già aderito mille dei quattromila massoni della Gran Loggia, ma trattandosi di liberi muratori, ogni numero è un azzardo. Pare che alla causa degli “scissionisti” si sia convertita un’intera loggia pratese fino a ieri obbediente a piazza del Gesù.
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Quel che è certo è che si tratta di una massoneria che, oltre a coltivare la fede nel “Sovrano architetto dell’Universo”, è sensibile ai piaceri materiali. Da quando è in funzione, la loggia ha già organizzato tre riunioni con tanto di banchetto finale. L’addetto del catering, interrogato dall’esterno della cancellata, si è ovviamente tenuto sul vago, ma i partecipanti alle agapi non sembrano aver alcuna intenzione di nascondersi. Le conversazioni si sentono distintamente fino a mezzanotte passata, tanto che una di queste sere i residenti dall’altra parte della corte hanno cominciato a borbottare: "Ora basta, c’è gente che vorrebbe dormire". Fino a qualche tempo fa si lamentavano per la presenza, proprio dove ora c’è la massoneria, di un gruppetto di ragazzi che tiravano tardi con birre e spinelli. Da un estremo all’altro.