Il Tirreno

Prato

Secchiata d'acqua in testa a chi era a cena in via Settesoldi

Una immagine di movida serale
Una immagine di movida serale

Prato, è accaduto alle 20 di domenica 24 luglio. Qualche sera prima nei piatti e nei bicchieri degli avventori è finita una "bomba" di croccantini per cani. La preoccupazione degli esercenti

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PRATO. Una secchiata d’acqua in testa a chi stava mangiando e bevendo in via Settesoldi. E’ successo – ma è solo l’ultimo di numerosi episodi – alle 20 di domenica 24 luglio. L’acqua (come scrive Prato Sfera), copiosa, è arrivata dai piani alti dei palazzi sotto i quali ci sono tre tra ristorantini e pub (Kaldi’S, Bistrot e Fiaschenberg) e il bar Gradisca.

Locali sempre pieni, di sera, nella via pedonalizzata per il periodo estivo e che domenica ospitava anche un complessino che suonava musica acustica. Non è più un mistero: qualcuno che abita in via Settesoldi non accetta la movida e organizza piccole ma fastidiose ritorsioni. Domenica sera c’è stata la secchiata d’acqua che è arrivata su un tavolo con alcuni clienti che stavano bevendo seduti lungo la stradina e che se ne sono andati piuttosto arrabbiati.

Qualche giorno fa è andata ancora peggio: sugli avventori è arrivata una “bomba” di croccantini non si è capito se per cani o per gatti. Anche in questo caso il dissenso si è manifestato attraverso la confezione di un "proiettile" fatto con un foglio di carta dentro il quale era chiusa una bella quantità di cibo per animali. Ovviamente la cosa non è piaciuta a chi, nel piatto, oltre alla pietanza ordinata, si è trovato palline non meglio identificate.

Il fatto, per il quale gli esercenti di via Settesoldi non nascondo una certa preoccupazione, è che secchiate e bombette di cibo per cani, non vengono lanciate a notte fonda, ma all’ora di cena. Quando c’è più gente, ovviamente, e quando il gesto crea il maggior numero di danni. “Alle 20 però – dicono i gestori dei locali – anche se ce ci fosse stato un po’ di rumore doveva essere tollerato. Inoltre noi siamo qui per lavorare e con questi atti perdiamo clienti. C'è un altra questione, forse la più importante: non ci pare che, in questo modo sia dia una bella immagine di Prato”.

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