Il gesto folle
Terricciola, l’Agraria Puccioni fa 100 anni e il paese organizza la festa: la storia del molino che gira da quattro generazioni
Da Archimede a Stefano, Andrea, Antonella e Paola: «Una grande dimostrazione di affetto»
TERRICCIOLA (PISA). Da antico molino a negozio di agraria. Da Archimede, detto “Salacchino”, fino a Stefano, Andrea e le mogli Antonella e Paola. Sulle colline della provincia di Pisa, a Terricciola, precisamente nella frazione di Soianella, c’è un’attività che ha compiuto un secolo di vita. Una storia imprenditoriale che ha attraversato quattro generazioni. E che domenica 27 aprile ha festeggiato il compleanno con una maxi festa organizzata insieme alle associazioni del paese. Perché da queste parti l’Agraria Puccioni è un pezzo della quotidianità. Un patrimonio per tutti. E quando a marzo 2025 i danni del maltempo hanno messo in seria difficoltà l’azienda, tutti si sono mobilitati per organizzare una grande festa. «Una catena di solidarietà straordinaria», dice Stefano Puccioni, oggi titolare dell’azienda insieme al fratello e alle consorti.
La storia
È il 1925 quando Archimede, da tutti conosciuto come “Salacchino”, costruisce il molino a due passi dal fiume Cascina, in località la Fraschetta, al confine tra i comuni di Terricciola e Casciana Terme Lari. «Poi arrivò la mia nonna Giuseppina, che si trasferì da Suvereto – racconta ancora Stefano Puccioni – e l’attività del molino è andata avanti grazie a lei e a suo marito, mio nonno, Terzilio Puccioni. Quindi è subentrato mio padre, Emilio Rolando. E oggi eccoci ancora qua». In origine i Puccioni si occupavano di lavorazioni e vendita di cereali poi, anno dopo anno, l’offerta si è ampliata e l’attività del molino – «che ancora oggi si può vedere», spiega Stefano Puccioni – è stata sorpassata dai molti servizi offerti dall’attuale Agraria Puccioni. «Ci occupiamo di vendita di arredi da giardino e piscine, mangimi, floricoltura e cibo per animali».
Il maltempo
A ottobre 2024 la zona dell’Agraria Puccioni è stata la più colpita dall’alluvione causato dall’esondazione del fiume Cascina, distante poche centinaia di metri dall’azienda. Il ponte in località la Fraschetta, utilizzato dai clienti dell’Agraria, è rimasto chiuso per alcuni giorni in seguito al crollo delle spallette causato dalla furia della piena. Poi, a marzo 2025, un’altra tegola. Una nuova ondata di maltempo, un’altra esondazione e dei seri danni strutturali al ponte che hanno costretto alla chiusura per poco più di un mese. «Senza il ponte siamo andati in difficoltà – racconta Stefano Puccioni – ma devo riconoscere che il sindaco di Terricciola, Matteo Arcenni, si è impegnato da subito per garantire la riapertura nel minor tempo possibile». E il 24 aprile il ponte è stato finalmente riaperto, seppur a senso unico alternato. «Ora finalmente – prosegue Puccioni – auto e furgoni hanno ricominciato a circolare da queste parti. Temevamo un crollo del lavoro con la chiusura del ponte, poteva essere veramente una mazzata clamorosa per la nostra attività».
La festa
Proprio nei giorni in cui l’Agraria Puccioni soffriva a causa della chiusura del ponte, le associazioni di paesi e frazioni di Terricciola si sono strette attorno a Stefano e hanno deciso di organizzare una festa. «Un modo per far vedere che ci siamo e andiamo avanti – dice l’imprenditore – e da parte della gente una straordinaria dimostrazione di affetto». E come nelle migliori storie a lieto fine, durante i preparativi per l’evento è arrivata anche la bella notizia della riapertura del ponte. Così, tra tanti sorrisi, ricordi, musica e delizie da gustare, domenica 27 aprile è andata in scena la super festa per il centenario dell’Agraria Puccioni. «Un grazie enorme a chi ha permesso tutto ciò: le associazioni Scianus, Per Soianella e Amici della Chientina. Volontarie, volontari ma soprattutto amici dal cuore grande. E il prossimo anno – conclude Stefano Puccioni – sarebbe bello replicare».