Il Tirreno

Pontedera

La storia

Un attore in panchina, il vecchio bar rinato e la libreria al posto delle slot: gli ingredienti della favola sportiva del Talea Ponsacco

di Paola Silvi

	La festa in mezzo al campo
La festa in mezzo al campo

Vittoria contro Bellaria e Seconda categoria amatori conquistata: ecco tutti i protagonisti di una promozione che va oltre il risultato del campo

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PONTEDERA. Il Toniolo è a pochi sguardi di distanza dallo stadio comunale. Lo riconosci dalla processione dei tifosi e dei tantissimi ponsacchini che sabato sera, 25 maggio, hanno affollato le strade e il circolo per festeggiare. Così come hanno fatto in cima al campanile della chiesa e, prima ancora sul campo di calcio. Anche qui, sul rettangolo verde, sono specializzati nell’inseguire i traguardi. Il Talea Ponsacco ha vinto contro la Bellaria di Pontedera per 4 a 0 e si è guadagnato la seconda categoria (amatori).

Oltre il risultato

Ma al di là del risultato, i rossoblù hanno scritto una favola sportiva perché l’impresa, che potrebbe già diventare leggenda solo per i valori di solidarietà, socialità e impegno che veicola, parte dal 15 luglio di tre anni fa. Da quando il Toniolo riaprì i battenti. Un gruppo di giovani, accompagnati da don Armando Zappolini e don Luca Carloni che è anche presidente della squadra di calcio, fondarono l’associazione Talea, il cui nome richiama un rametto che si radica e dà vita a un nuovo esemplare e poi fecero risorgere il vecchio bar ormai chiuso da tempo. Al posto delle slot misero una libreria e, armati di pazienza e spirito di condivisione ristrutturarono i locali lasciati in eredità dalla famiglia Valli alla parrocchia di San Giovanni Evangelista. A settembre del 2023 hanno scommesso su un altro germoglio da far crescere rigoglioso. Hanno fondato la squadra, chiamato ad allenare David Pratelli, attore e imitatore di successo ma pure con un’esperienza decennale da mister calcistico e si sono iscritti alla terza categoria. Al primo colpo hanno centrato la promozione.

La storia

«All’inizio formammo una squadra di calcio a 5 – spiega don Luca – e due anni fa di calcio a 7. Ma erano ben 35 i giovani iscritti. Abbiamo pensato allora di osare e proporne una a 11. Quest’avventura è l’ennesima espressione dell’entusiasmo che si respira al Toniolo. Questi ragazzi, tutti ponsacchini, dai 18 ai 30 anni, sono il futuro. La scintilla che ha dato il via a questa bella risposta di amicizia è stato il Toniolo ma si è trasformata in un vero fuoco di cui gioire ed essere orgogliosi. Perché insomma, se puoi sognarlo, puoi farlo. E noi abbiamo vinto con stile e con merito». È il clima che conta, la capacità di stabilire relazioni, di guardare con fiducia a ogni nuova proposta che implichi lo stare insieme. E sabato la marcia trionfale dei rossoblu è andata in scena allo stadio, dove i tifosi hanno portato tanti pupazzi di peluche e li hanno donati al clown Grisù, che li farà arrivare ad altrettanti bambini ed è proseguita sul campanile con fumogeni e bandiere sventolanti, per le vie, tutti a bordo di un camioncino e al circolo per la grande festa. È la storia di un paese che sogna col pallone, che abbraccia i suoi giovani e di due don che hanno visto lontano. «Non è vero – dice il parroco don Armando Zappolini e regista dell’intero progetto – che i ragazzi sono indifferenti. Quando li rendi protagonisti sono capaci di meraviglie».

I numeri

E la cavalcata vincente racconta il primo posto in classifica con un distacco di nove punti dalla seconda, il miglior attacco del campionato e solo tre sconfitte su 30 partite. «Ma la vera forza – conferma il mister – è il gruppo e la collaborazione che si è creata. Si vince quando ciascuno rispetta il proprio ruolo e l’anno zero è stata una rivelazione. Appena mi hanno offerto la panchina non ho avuto esitazioni anche se non conoscevo nessun atleta. Tutti però sono stati disponibili ad accogliere i miei suggerimenti e, sempre con rispetto per l’avversario, hanno dato il massimo».

I protagonisti

La formazione guidata da Pratelli e dal vice Nicola Baldacci è composta da Stefano Aringhieri, Davide Baldacci, Dario Bani, Cesare Baroni, Filippo Bellagotti, Giuseppe Bellantone, Matteo Bigazzi, Lorenzo Bitozzi, Federico Bottai, Marco Busdraghi, Lorenzo Cioni, Lorenzo Elia Ferretti, Andrea Galletti, Giacomo Giannetti, Giovanni Lami, Gianluca Lazzereschi, Lorenzo Lemmi, Alessio Lovisco, Marco Maione, Salvatore Montella, Mattia Marinari, Andrea Meini, Bernardo Orsini, Andrea e Alessio Pellegrini, Nicola Petrucci, Tommaso Salvadori, Andrea Salvini, Matteo ed Emanuel Sardelli, Alessandro Sartini, Maurizio Tarrini, Lorenzo Tosi e Manrico Macchi che, con i suoi 60 anni e 45 passati tra i pali, con tantissime maglie diverse, conferma che la passione per il calcio non ha età. I dirigenti invece sono Christian Digregorio e Marco Falconcini, Valter Lombardi, Alessandro Santoni, Stefano Vannozzi, Massimiliano Volpi e il coach dei portieri Claudio Casalini.

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