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Morto lo chef Vincenzo Volpe, l’amico e imprenditore: «Vi racconto perché è stato un grande della cucina»

Vincenzo Volpe
Vincenzo Volpe

Ambasciatore del gusto, aveva 42 anni. Lascia la moglie e due figlie. Un anno fa fu colpito da un malore. Fissati i funerali

17 settembre 2024
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PISTOIA. A quasi un anno di distanza dal terribile malore che lo aveva colpito il 19 settembre del 2023, il celebre chef  Vincenzo Volpe ha cessato di vivere, lasciando nello sconforto la moglie Manuela e le due figlie ancora piccole.

Vincenzo Volpe era nato in Germania 42 anni fa da genitori italiani e abitava da tempo a Monsummano. Si era diplomato all’Istituto alberghiero di Montecatini e, dopo lunghi anni trascorsi dietro i fornelli dei più importanti ristoranti stellati d’Italia e d’Europa, aveva deciso di accettare l’offerta dell’imprenditore pistoiese Paolo Mati che, nel 2013, aveva iniziato a concepire l’idea di un ristorante innovativo, che coniugasse tradizione e innovazione.

«Questo ristorante – dice Paolo Mati – è il “Toscana Fair”. Vincenzo aveva alle spalle una carriera lavorativa decisamente importante ma non esitò un minuto ad abbracciare il progetto che stavo concependo da tempo nella mia mente e che insieme iniziammo a strutturare».

L’idea che Paolo Mati propose al celebre chef era quella di sollevare il velo di oblio da odori e sapori che, il logorio della vita moderna, aveva contribuito a far uscire dai radar del gusto. Per raggiungere questo obiettivo, il connubio fra lui e lo chef stellato puntò non solo su una vasta gamma di ingredienti a chilometri zero ma anche e soprattutto sull’utilizzo di ortaggi ed erbe aromatiche provenienti direttamente dagli orti dell’agriturismo di cui il Toscana Fair di via Bonellina è parte integrante.

«Puntammo tutto sulle potenzialità dei nostri orti e questa è stata per noi una scommessa vincente – ricorda Paolo Mati – Fu proprio Vincenzo a voler porre i nostri orti al centro della nostra proposta culinaria, ridestando nella gente sapori che tutti credevano perduti per sempre. Fu poi anche grazie alla sua lungimiranza che nel 2019 fu deciso di ristrutturare e dare una visibilità alle serre che oggi caratterizzano il nostro locale. Con lui ho avuto per oltre dieci anni un’intesa totale, e adesso sarà dura andare avanti senza la sua presenza».

Per un anno intero Paolo Mati e la sua famiglia hanno fatto l’impossibile per cercare di aiutare Vincenzo Volpe a controbattere alle tremende insidie del male che lo stava conducendo alla morte. Purtroppo inutilmente.

«È stato un anno tremendo fatto di speranze e delusioni – dice col cuore pieno di dolore Paolo Mati – Alla fine ci siamo dovuti arrendere, rimanendo nello sconforto più completo».

La salma di Vincenzo Volpe è stata composta nelle cappelle del commiato della Pubblica assistenza di Monsummano.

La cerimonia funebre sarà celebrata domani (mercoledì 18) alle 10,30 nella chiesa del Cristo redentore, nel quartiere monsummanese de Le Case.

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