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Pisa, i quattro anni targati Knaster: le operazioni simbolo di una gestione che fa sognare

di Andrea Chiavacci

	Inzaghi e Knaster
Inzaghi e Knaster

Nel gennaio del 2021 il magnate rilevava da Ricci il 75% delle azioni dello Sporting e ora società, squadra e strutture hanno dimensioni e ambizioni di un altro livello

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PISA. Quella del 20 gennaio 2021 non è né potrà mai essere una data banale per il calcio pisano. Nella sera di un giorno d'inverno uguale a tanti Alexander Knaster diveta proprietario del 75% delle quote dello Sporting Club.

Rileva quelle di Enzo Ricci, con la famiglia Corrado che resta con il 25%. Giuseppe Corrado viene confermato presidente e prosegue il percorso al fianco dell'imprenditore britannico naturalizzato statunitense. Una svolta che un passo alla volta ha portato il Pisa in una dimensione sempre più ambiziosa. Con in testa l'obiettivo di tornare in Serie A. Assaporato ma solo sfiorato il 29 maggio del 2022. La sera della grande delusione con il Monza. Probabilmente la mentalità del Pisa, che forse in quel momento non era ancora attrezzato per il grande salto, era già cambiata l'estate precedente, quando era andato a prendere per poco più di 2 milioni di euro Lorenzo Lucca in Serie C a Palermo. Da Lucca il Pisa ha incassato soldi sia dall'Ajax che dall'Udinese, per i prestiti, e poi dai friulani che lo scorso giugno lo riscattano per 8 milioni di euro. Un club che ha saputo investire nel 2022 su un giocatore come il classe 2000 Matteo Tramoni, ieri tra l'altro era anche il suo compleanno, autentico gioiello del Pisa di oggi.

La crescita è passata attraverso le delusioni delle ultime stagioni, soprattutto con la rivoluzione mancata di Aquilani, ma con la scelta di Filippo Inzaghi della scorsa estate il Pisa ha alzato ancora di più il tiro. La mentalità di Knaster e di tutta la società è quella di puntare quasi sempre su giocatori di proprietà e possibilmente giovani. Il monte ingaggi dal 2021/-2022 ad oggi è passato da 9 a 18,7 milioni di euro. Più del doppio. Il primo arrivo del mercato invernale, portato avanti dal direttore generale Giovanni Corrado e dal direttore sportivo Davide Vaira, è stato quello del 21enne Henrik Meister dal Rennes in prestito con diritto di riscatto fino al prossimo 31 dicembre. Operazioni di respiro internazionale che sanno fare i club importanti. Tra gli obiettivi di Knaster e della società resta quello di costruire il nuovo centro sportivo in Gagno. Come dichiarato dallo stesso Knaster in un'intervista rilasciata la scorsa estate al Tirreno: «Senza un adeguato centro sportivo, il Pisa Sc non sarà in grado di competere con i club più strutturati e dovrà acquistare giocatori più costosi da fuori, il che non è sostenibile e mette pressione finanziaria sul club e sui suoi tifosi con prezzi dei biglietti più alti e servizi meno accettabili».

Qualcosa si è mosso negli ultimi mesi. Il Comune attende che il Pisa presenti la richiesta di permesso di costruire. Una volta verificata completezza e rispondenza della documentazione, l'amministrazione è pronta al rilascio del nullaosta in tempi brevi. Anche lo stadio resta centrale. I lavori di ampliamento della capienza stanno andando avanti e a fine 2024 è arrivata anche la perizia di stima del valore dell'Arena che è di 4.290.000 euro. L'Arena funzionale e moderna è l'altro passo per completare l'ambizioso mosaico del patron nerazzurro.

 

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