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Corri Pisa, D’Angelo ha fretta

di Andrea Chiavacci
Corri Pisa, D’Angelo ha fretta

L’allenatore torna a San Piero a Grado in netto anticipo sull’inizio dell’allenamento. Il primo giorno tra colloqui, selfie, un abbraccio col presidente e due ore con la palla

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PISA. Non ha tempo da perdere, Luca D’Angelo. Il suo nuovo inizio sulla panchina del Pisa, infatti, è cominciato presto. Ieri, dopo l’ufficialità del “ritorno a casa” della notte precedente, si è materializzato a San Piero a Grado intorno alle 14.50. Ben prima dell’inizio dell’allenamento programmato per le 17.

Ha salutato i tifosi, alcune decine, che c’erano ad attenderlo, ha chiesto loro di sostenere i ragazzi ed è tornato fuori anche dopo aver indossato di nuovo la casacca nerazzurra per altri saluti e i selfie di rito. Prima e dopo ha parlato coi giocatori, arrivati alla spicciolata. Singolarmente e in gruppo, in zona palestra, per poi dare il via alla sessione di lavoro vera e propria. Con lui lo stato maggiore: il presidente Giuseppe Corrado, con il quale ha avuto un lungo colloquio e scambiato un significativo abbraccio, l’amministratore delegato e direttore generale Giovanni Corrado, il direttore sportivo Claudio Chiellini (il primo dei dirigenti ad arrivare). Poi sul campo per una sessione durata due ore con tanto pallone. Così si è consumato il primo giorno del nuovo inizio di Luca D'Angelo, tornato alla guida del Pisa dopo appena 97 giorni dall'esonero del 14 giugno.

In pratica il copione di una lunga storia d'amore calcistico interrotta solo il giro di un'estate (calda e difficile). Una panchina, quella nerazzurra, dove non è facile sedersi a lungo visto che nella storia del Pisa solo D'Angelo, l'ungherese Josefz Ging e Umberto Mannocci sono rimasti per almeno quattro stagioni di fila in sella. Proprio Ging, 413 panchine in cinque epoche diverse, e Mannocci, 184, sono gli unici due allenatori che precedono per presenze il tecnico abruzzese che riparte da quota 168. In tempi recenti, oltre a D'Angelo, solo Francesco D'Arrigo(dal 1998 al 2001) e Gennaro Gattuso (dal 2015 al 2017) sono rimasti in panchina per più di una stagione di fila.

D'Angelo è il ventesimo allenatore della storia del Pisa che viene richiamato almeno per una volta sulla panchina del Pisa. Il primo è stato proprio Ging nel 1930 e dopo aver sfiorato lo scudetto nel 1921 riportò la squadra in B nel 33/34. Tra i vari allenatori di ritorno ci sono Angelo Pasolini, Mario Nicolini, Piero Andreoli, lo stesso Mannocci, addirittura a dieci anni di distanza con seconda esperienza nel 1970/71, Giuseppe Corradi, Graziano Landoni, Luciano Filippelli e Giampiero Mariani. Nel 1980/81 Romeo Anconetani richiamò dopo 10 anni a Pisa Lauro Toneatto, buon settimo posto in B, poi il presidentissimo ha esonerato e richiamato sulla panchina nerazzurra Luis Vinicio, Bruno Pace, Gigi Simoni e Luca Giannini, comunque rimasto nello staff di Mircea Lucescu nel 1990/91. Negli anni novanta solo Luciano Filippi, vincitore del Cnd ( Campionato nazionale dilettanti) nel 1995/96 è stato allontanato e poi richiamato nella stagione di C2 1996/97. Nel 2005-2006 il neo presidente Leonardo Covarelli esonerò e richiamò nel giro di pochi mesi Manuele Domenicali prima e Antonio Toma poi. Carlo Battini nel 2012/2013 richiamò a 13 mesi dall'esonero Dino Pagliari che portò il Pisa in finale playoff per la B persa con il Latina prima di essere esonerato nella stagione seguente. Nell'estate del 2014 lo stesso Battini decise per il ritorno di Piero Braglia dopo la promozione in B del 2007 (ma non andrà bene come la prima volta e finirà con un esonero).

E ora tocca a Luca D’Angelo provare a fare meglio di... Luca D’Angelo.


 

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