Pisa, ambulanza ferma al passaggio a livello in attesa di due treni
Protesta del comitato dei Passi: «Inaccettabile»
Pisa «Ancora una volta un mezzo di soccorso, un’ambulanza a sirena accesa, è stato costretto ad attendere il passaggio di due treni per poter riprendere la propria corsa verso l’ospedale», fa sapere Luca Vannozzi, presidente del comitato di quartiere dei Passi. Il fatto si è verificato ieri tra le 9,15 e le 9,30. Numerose le proteste.
«Ci avevano promesso – prosegue – un sottopasso che non si è mai visto, una strada di collegamento con il quartiere di Gagno che avrebbe parzialmente risolto il problema. Al momento non si vede ancora niente e la vita di molte persone che passano da via XXIV Maggio è appesa a un filo con la speranza che non passi nessun treno. Tutto questo non è più accettabile».
La protesta è stata ripresa da Luigi Sofia, capogruppo di Sinistra Unita per Pisa in consiglio comunale. «Una situazione inaccettabile – dice il consigliere comunale – che mette a rischio la vita dei cittadini e dimostra, per l’ennesima volta, il fallimento delle promesse fatte sulle infrastrutture della nostra città. Da anni si parla della necessità di un sottopasso per garantire la viabilità e la sicurezza, così come di una strada di collegamento con il quartiere di Gagno che avrebbe potuto attenuare il problema. Ma alle parole non sono mai seguiti i fatti».
«Oggi ogni ambulanza che attraversa questa zona – aggiunge l’esponente di Sinistra Unita per Pisa – viaggia con la speranza che non passi un treno, mentre i minuti preziosi si trasformano in un’attesa potenzialmente fatale. Come fa notare il comitato di quartiere, la situazione è diventata insostenibile per tutti i residenti della zona che ogni giorno devono fare i conti con un’infrastruttura obsoleta e pericolosa. L’assenza di alternative viarie adeguate non solo rallenta i soccorsi, ma complica la vita di chi vive e lavora in questa parte della città».
Per il consigliere comunale «è inaccettabile che nel 2025 il diritto alla salute venga messo a rischio da un semplice passaggio a livello. Il soccorso medico è garantito per legge e questo rende un atto dovuto per il sindaco, l’Asl e Rfi (Ferrovie) trovare soluzioni immediate e concrete. Esistono strumenti già disponibili per garantire la priorità ai mezzi di soccorso, come l’impiego dell’elisoccorso Pegaso per le emergenze più critiche o la possibilità di fermare temporaneamente il transito dei treni, operazione che oggi può essere gestita telematicamente».
«Non possiamo più tollerare questa situazione. Chiediamo – conclude Sofia – che le autorità competenti intervengano subito per garantire la sicurezza della viabilità e il diritto alla salute di tutti i cittadini. Non servono altre promesse, servono azioni concrete e immediate».l
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