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Pisa, giocavano a poker nella bisca: il blitz della Finanza a Ospedaletto

Pisa, giocavano a poker nella bisca: il blitz della Finanza a Ospedaletto

Le partite venivano pubblicizzate con una locandina via Internet. Sigilli alla sede di un’associazione

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PISA. La pagina Facebook dell’associazione “Pisa Poker & Friends” spiega che «per verifiche commerciali e amministrative, le attività del circolo sono momentaneamente sospese». In realtà dietro a questa frase c’è qualcosa di più complesso: un blitz della Guardia di finanza che ha messo i sigilli a quella che – secondo quanto sostenuto dagli inquirenti – era una vera e propria bisca clandestina.

Le indagini sono nate nell’ambito delle attività di servizio finalizzate al contrasto del gioco d’azzardo e delle scommesse clandestine, che prevede anche il monitoraggio delle piattaforme dei social network: così, infatti, è stata identificata l’associazione sportiva pisana, con sede nel quartiere di Ospedaletto, dedita all’organizzazione di tornei di poker praticati con le carte.

Gli eventi ludici venivano pubblicizzati tramite una locandina condivisa sul web in cui risultavano programmati – a cadenza periodica – tornei di poker con la variante americana denominata Texas Hold’em. E proprio qui sta il punto centrale della questione: perché questa variante prevede la possibilità, illecita, per i giocatori che hanno esaurito le fiches acquisite all’inizio del gioco, di rientrare nel torneo a gara in corsa, con ulteriore esborso di denaro.

Questa possibilità , oltre a incidere sul fattore dell’incertezza, determina la prevalenza del caso sulle abilità dei giocatori e il fine di lucro, elementi essenziali per la configurazione del reato di gioco d’azzardo.

In particolare, i militari del Gruppo di Pisa hanno individuato una vera e propria bisca clandestina, caratterizzata da un significativo flusso di avventori, alcuni dei quali gravati da specifici precedenti penali e di polizia.

Dopo aver eseguito l’accesso all’interno dei locali, i finanzieri si sono trovati di fronte a 26 persone, di età compresa tra 20 e 72 anni, intenti a praticare il gioco del poker americano e in assenza di qualsiasi autorizzazione necessaria ai fini delle leggi di polizia.

Le perquisizioni che sono state subito effettuate hanno consentito di rinvenire e porre sotto sequestro denaro contante pari a 900 euro, frutto delle puntate dei giocatori, e le innumerevoli fiches utilizzate in sostituzione del denaro contante. All’immobile, composto da cinque locali allestiti specificatamente per lo svolgimento dei giochi, sono stati apposti i sigilli.

Gli organizzatori del gioco e i croupier sono stati denunciati alla procura della Repubblica per il reato di esercizio di giochi d’azzardo.

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