Arena Garibaldi, risolto il nodo convenzione: stretta di mano tra il Comune e Pisa. Cosa succede adesso
Intesa su debiti e crediti reciproci: avanti con l’ipotesi di vendita-concessione
PISA. Poteva essere un ostacolo. Ma è stato rimosso (formalmente lo sarà nei prossimi giorni). Comune e Pisa Sporting Club hanno trovato l’intesa per chiudere, senza rischio di contenziosi, le partite economiche relative alla gestione e all’uso dell’Arena Garibaldi. In pratica, crediti e debiti reciproci nell’ambito della convenzione che regola l’utilizzo dello stadio cittadino di proprietà comunale. Un passaggio non semplice e non scontato, almeno qualche tempo fa: quando società e Comune si sono scontrati anche pubblicamente, rinfacciandosi responsabilità sulle questioni delle condizioni dell’Arena e sulle lungaggini per il centro sportivo da costruire a Gagno, la vicenda dei debiti e crediti aveva un suo peso. E lo avrebbe potuto avere anche su un’altra partita da giocare, quella del futuro dell’Arena.
Di cosa parliamo: l’intesa
Questa intesa, ancora da firmare, ma i cui contenuti sono già stati approvati da Palazzo Gambacorti d’intesa con il Pisa Sc, permette, quando sarà il momento, di affrontare il tema della vendita (o comunque della concessione pluriennale dell’Arena) senza una zavorra che avrebbe potuto portare tensioni e difficoltà ulteriori. In questo modo, grazie all’accordo, tutte le problematiche legate alla convenzione che scadrà il 31 luglio prossimo vengono azzerate. E le parti potranno procedere con meno vincoli alla stesura della nuova convenzione, che potrebbe essere “ponte” in attesa che venga definito il futuro dell’Arena, dopo che il Pisa ha manifestato «l’intendimento di procedere alla riqualificazione e valorizzazione dello stadio», come si legge anche nella bozza dell’atto di transazione, «attraverso il rilascio di una concessione».
Il documento
Nel documento che le parti dovranno sottoscrivere è riepilogata l’intera vicenda, che parte dal 7 agosto 2019. La convenzione prevede un canone di concessione annuale dello stadio di 65mila euro oltre iva al 22% per un totale di 79.300 euro, aggiornato annualmente in base all’indice Istat. In pratica, per l’intera durata della convenzione il Pisa Sc deve pagare al Comune 385.080,85 euro (iva compresa). Ma negli anni, come riconosce l’amministrazione comunale, la società «ha effettuato alcuni interventi di adeguamento normativo consistenti in opere edili e sugli impianti tecnologici» per ottenere l’agibilità dello stadio «non pienamente rientranti negli obblighi del concessionario». Al tirar delle somme, nell’atto di transazione si stabilisce che la cifra a favore del Pisa Sc è di 304.080,85 euro: circa 209mila euro per lavori e forniture stadio e oltre 94mila euro come indennizzo per l’uso parziale della gradinata dovuto alla chiusura di parte del settore dopo le infiltrazioni di acqua e i conseguenti lavori di ripristino. Ma questa somma sarà compensata «con i residui crediti del Comune di Pisa nei confronti della società Pisa Sc a titolo di canone di concessione per l’utilizzo dello stadio». Un pareggio, dunque, con cui «le parti rinunciano vicendevolmente a ogni pretesa».
L’accordo e gli scenari
Una volta siglato l’accordo sarà più semplice continuare a percorrere la strada per la valorizzazione dell’Arena, dopo che il Comune ha fatto aggiornare la stima (quasi 4,3 milioni di euro). E le agevolazioni previste dalle legge sugli stadi potranno aiutare ad arrivare al traguardo. Intanto anche per il centro sportivo di Gagno si stanno definendo le documentazioni necessarie, sebbene la consegna della richiesta di permesso di costruire stia slittando di qualche giorno rispetto alle prime indicazioni. Entro la metà di febbraio tutta la pratica dovrebbe essere consegnata al Comune per arrivare alla conclusione della procedura di autorizzazione e quindi all’apertura del cantiere.