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Rischi e comportamenti

Alluvioni, una guida per i cittadini: cosa non fare in caso di emergenza e come fare prevenzione

di Francesco Paletti
Alluvioni, una guida per i cittadini: cosa non fare in caso di emergenza e come fare prevenzione

Dalla regole da seguire in anticipo ai luoghi da evitare: ecco il vademecum per non rischiare la vita

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CASCINA. Non è un decalogo. Ma semplicemente perché le buone regole di comportamento che i cittadini dovrebbero osservare in caso di alluvione sono molte più di dieci. L'ispettore Fabio Bargagna del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Pisa ne ha elencate più di 30: da quelle per prevenire l'evento alluvionale alle altre da seguire dopo che è avvenuto, passando, ovviamente, per i comportanti da tenere quando è in corso. Tutte o quasi fondamentali e capaci, letteralmente, di salvare vite umane: «Mi è capitato di seguire tante emergenze che, purtroppo, hanno visto anche delle vittime e vi posso assicurare,che purtroppo in tanti casi ciò è accaduto perché le persone coinvolte non hanno tenuto comportamenti adeguati, non certo per negligenza ma per ignoranza», ha aggiunto il comandante provinciale Nicola Cianelli.
La prevenzione
Vale la pena ripercorrerle dunque quelle regole di comportamento. Partendo dalla prevenzione: «La prima? Rispettare l'ambiente – ha spiegato Bargagna -: i rifiuti abbandonati, infatti, oltre ad inquinare, possono intasare i tombini od ostruire parzialmente i corsi di acqua, favorendo le alluvioni.Importante anche non conservare beni di valore in cantina o ai piani seminterrati: sono i primi ad allargarsi».

Cosa fare appena dirmata l'allerta

Quando, invece, gli enti locali diramano l'allerta, la prima cosa è «tenersi informati sulle situazioni di pericolo previste e sulle misure adottate – ha continuato Bargagna –. Va evitato anche di dormire o soggiornare ai piani più bassi».

Se l'allerta diventa reale alluvioneSe poi, malauguratamente, l'alluvione si verifica allora lo scenario varia, in base a dove ci si trova. Se si è in casa ci sono tutta una serie di comportamenti da non adottare: guai, ad esempio, «scendere in cantina, seminterrati o garage, ma anche uscire in auto: si può rischiare la vita». Se l'alluvione ci sorprende all'esterno, invece, la prima cosa da fare «è allontanarsi il dalla zona allagata, cercando di raggiungere il più rapidamente possibile la zona più elevata, ma evitando di passare da sottopassi, argini e ponti».

Cosa non fare dopo

E dopo? Anche se l'alluvione è passata, diverse situazioni di pericolo permangono: «Chiedere sempre il parere di un tecnico prima di riattivare gas ed elettricità e verificare che non vi siano avvisi che vietano il consumo di acqua potabile». Infine, evitare «di transitare da strade allagate che potrebbero nascondere buche e tombini aperti». La conclusione è dell'assessora Mori: «Nelle emergenze naturali, la corretta comunicazione rivolta ai cittadini è fondamentale: auspico, quindi, che questo sia solo il primo passo di un lungo percorso da fare insieme».
 

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