Pisa, vendita dello stadio e centro sportivo di Gagno: caos politico, cosa sta succedendo in consiglio comunale
Botta e risposta tra il vicesindaco Latrofa e Bruni del Partito democratico sulle osservazioni de La città ecologica. I dem poi puntualizzano: «Siamo favorevoli, ma l’amministrazione acceleri sulle procedure»
PISA. Un consiglio comunale-fiume dedicato all’approvazione del bilancio di previsione e a tutti gli atti conseguenti. Centinaia di emendamenti proposti. Prima seduta lunedì 16 dicembre e poi ininterrottamente fino a sabato 21 dicembre. Tattiche e controtattiche. Accuse, ironie, gioco delle parti. Ma ad agitare la politica cittadina sono soprattutto i grandi temi legati ai progetti del Pisa Sporting Club: la vendita (o concessione pluriennale) dell’Arena Garibaldi e il Pisa Training Centre, il centro sportivo di Gagno.
La situazione
Sull’ipotesi di alienazione dello stadio si è esposto Ciccio Auletta (Diritti in comune). «Il nostro gruppo consiliare – ha detto – è contrario alla vendita dell’Arena Garibaldi, anche alla luce del fatto che già esisteva una stima, che ora è stata aggiornata. Lo stadio deve rimanere un patrimonio pubblico a garanzia della squadra, perché gli imprenditori passano, e della città». Replica di Maurizio Nerini, capogruppo di Fratelli d’Italia. «Noi sosteniamo queste scelte», ha detto non sorprendendo, visto che il sindaco Michele Conti, a domanda precisa sull’argomento («preferisce vendere o dare in concessione l’Arena?»), aveva risposto: «Nessuna strada preordinata, l’importante è arrivare all’obiettivo». Niente mani legate, dunque, per poter gestire la partita. Voti sull’emendamento: un favorevole (Auletta), 20 contrari (maggioranza e civici di centrodestra), 12 assenti (centrosinistra).
Fronte caldo
Ancora più caldo il fronte del centro sportivo. «Abbiamo chiesto di esaminare le osservazioni presentate dall’associazione La Città Ecologica sul progetto del Pisa Training Centre, come del resto prevede la normativa. Abbiamo sollecitato così la giunta affinché le osservazioni fossero analizzate al fine di procedere all’avvio effettivo della procedura che già, per ritardi amministrativi, ha subìto molti rinvii che non sono più accettabili», ha detto il consigliere Enrico Bruni (Pd). «La destra – ha aggiunto – continua la sua campagna d’odio contro gli ambientalisti, mobilitando il proprio elettorato una volta contro chi difende gli alberi, un’altra contro chi difende il Parco e infine contro chi chiede maggiori attenzioni per l’ambiente». Il vicesindaco Raffaele Latrofa va al contrattacco: «Il consigliere Bruni, per l’ennesima volta, prova a mettere dei “bastoncini” tra le ruote alla nostra azione politica che da sempre con forza ha remato in un’unica direzione. Senza mai un’esitazione, abbiamo portato in fondo la vicenda del centro sportivo del Pisa e mantenuto tutte le promesse per rendere possibile la riqualificazione dello stadio».
Precisazioni
Un botta e risposta che induce il Pd ad alcune puntualizzazioni. «La nostra posizione è e sarà sempre chiara e univoca sul centro sportivo: siamo a favore del progetto del Pisa Sporting Center e abbiamo sempre lavorato per questo obiettivo», dice il capogruppo Matteo Trapani. «In questi mesi – prosegue – abbiamo più volte denunciato le mancanze e lavorato per superarle, e auspichiamo quindi che si proceda subito e che Pisa possa avere sia un centro sportivo che uno stadio all’altezza». «A febbraio 2023 – interviene il consigliere Marco Biondi – il Pd ha votato a favore della costruzione del Pisa Training Center e successivamente lo ha fatto in consiglio comunale. Una volta per tutte va fatta chiarezza, il Pd non ha niente a che vedere con l’associazione La città ecologica, dalla quale ho ricevuto anche personalmente attacchi. Sul centro sportivo abbiamo sempre incalzato l’amministrazione anche quando stava ritardando l’iter autorizzativo. I maggiori oneri progettuali che ha dovuto sostenere il Pisa Sc sono riconducibili a questa amministrazione».
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