Pisa, nell’ex casa cantoniera dell’Anas sorgerà il polo per il Palio remiero
Concessa al Comune per i prossimi 20 anni, via ai lavori per 242mila euro
PISA. Un polo per le associazioni del Palio remiero nella vecchia casa cantoniera posta sulla sponda destra dell’Arno. È l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Pisa che ha ottenuto da Anas la disponibilità della struttura in corrispondenza del ponte dell’Aurelia. L’immobile è stato assegnato al Comune per i prossimi 20 anni. «Può diventare la sede idonea per lo svolgimento di attività associative per la pratica sportiva del canottaggio», è l’indicazione venuta ieri dalla conferenza stampa a cui hanno preso parte il sindaco Michele Conti e gli assessori allo sport, Frida Scarpa, e al patrimonio, Filippo Bedini, mentre per Anas era presente Salvatore Musumeci.
«La storia del recupero della vecchia casa cantoniera viene da lontano – spiega il sindaco di Pisa Michele Conti – e adesso è reale la possibilità del suo recupero e riutilizzo pubblico quale sede idonea per le attività di una delle nostre associazioni sportive. Da quarant’anni si poneva il problema di dare spazi adeguati alle società che si occupano di canottaggio e partecipano al Palio remiero. Ringrazio Anas per averci concesso questo immobile, rimasto inutilizzato per tanti anni, e che si trova lungo fiume in una zona che vogliamo torni ad essere vissuta dai cittadini anche per rinsaldare il rapporto della città con il suo fiume».
Attualmente l’immobile si trova in situazione di abbandono e necessita di interventi di manutenzione straordinaria interni ed esterni, compreso il rifacimento di tutti gli impianti, per adeguarlo alla nuova destinazione d’uso. Le opere saranno a carico del Comune che ha già avviato le procedure per l’affidamento dei lavori per un importo complessivo di 242mila euro. Nel 2024 il Comune di Pisa aveva intrapreso l’iter procedurale con Anas che si è concluso con la convenzione, sottoscritta lo scorso 26 luglio, per la concessione dell’immobile per venti anni.
«Si tratta di un immobile in una posizione strategica accanto alla Golena dell’Arno: uno spazio da anni in mano al degrado, oggetto di occupazioni abusive, che hanno determinato anche un peggioramento delle condizioni di vivibilità di questo spazio sul lungo fiume, che deve invece essere fruito e vissuto da cittadini – dice l’assessore al patrimonio Filippo Bedini –. Quello di oggi è un altro esempio di riappropriazione degli spazi, che segue il percorso già intrapreso con alcune sedi civili del Gioco del Ponte. Anche in quei casi, immobili sottratti al degrado sono stati riqualificati e assegnati alle Magistrature. Oggi quei luoghi sono decorosi e vissuti dai cittadini. Il principio di recuperare immobili abbandonati si è dimostrato valido anche in questa occasione, con la consapevolezza che questa riassegnazione non solo valorizzerà il paesaggio, ma contribuirà anche a migliorare il tessuto sociale in un’area di confine tra due quartieri densamente popolati come Barbaricina e il Cep. Questo intervento trasformerà la zona in un luogo di passeggio e socialità, eliminando il timore legato al degrado e favorendo la fruizione da parte dei residenti».
«A breve un altro immobile riqualificato sarà restitutito alla città contribuendo a tutelare il diritto allo sport e facendo un passo importante verso l’obiettivo di uno sport accessibile a tutti – dichiara l’assessore allo sport Frida Scarpa –. Senza infrastrutture adeguate, questo diritto non può essere garantito ed è per questo che la trasformazione di un immobile dismesso ormai da anni in un impianto sportivo rappresenta una scelta lungimirante per la nostra comunità. Con iniziative come queste valorizziamo Pisa, il fiume Arno e il mare, offrendo la possibilità di vivere il nostro straordinario paesaggio attraverso attività sportive come il canottaggio. Lo sport è anche un’occasione di socialità e auspico che, già l’anno prossimo, questo spazio diventi un punto di riferimento per un’attività sportiva in piena crescita, capace di coinvolgere giovani e famiglie. L’amministrazione intende proseguire con la riqualificazione di altri spazi simili, guardando con attenzione anche alle esigenze delle società remiere della nostra città».
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