Il Tirreno

Pisa

Il lutto

Pisa, addio a storico orafo del centro: «Un artista nel suo campo»

di Roberta Galli
Romagnoli nel suo laboratorio
Romagnoli nel suo laboratorio

Con il fratello aveva il laboratorio diventato con il tempo un punto di riferimento per il settore

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PISA. Lutto nel mondo dell’artigianato pisano. È morto l’orafo Romano Romagnoli. Aveva 83 anni. Da tempo combatteva contro una malattia severa. Insieme al fratello Piero, scomparso nel 2019, aveva gestito un laboratorio orafo in via dell’Arancio 29, un punto di riferimento per generazioni di pisani, ma anche per le gioiellerie che si appoggiavano ai fratelli Romagnoli per eseguire le riparazioni in oro e argento.

La storia

Romano Romagnoli, seguendo il suo talento, aveva iniziato giovanissimo imparando il mestiere dal maestro Ceccato. «Il mio babbo – racconta la figlia Irene – era un artista e in questo campo aveva intrapreso la sua professione, seguito poi dal fratello Piero». In quella bottega, nel cuore della vecchia Pisa, i fratelli Romagnoli avevano dato estro alla loro professionalità. Tante le creazioni, soprattutto in oro, ma anche in argento, tra bracciali, collane, orecchini, anelli, e oggettistica sacra come la corona in oro della Madonna Nera custodita all’interno della chiesa dei Cavalieri.

Romagnoli, sopraffatto dalla malattia, aveva smesso di lavorare nel 2016, mentre il laboratorio, dopo 50 anni di attività, venne chiuso del 2019 a seguito della morte del fratello Piero. Vedovo della signora Luana, Romano Romagnoli (abitava in via Milano, nel quartiere di Porta a Lucca) lascia la figlia Irene. Oggi, alle 14, nella chiesa del cimitero di via Pietrasantina l’ultimo saluto. «In questo triste momento – dice la figlia Irene – vorrei ringraziare la dottoressa Bartalena e gli infermieri che si sono presi cura di mio padre durante il breve ricovero nel reparto di Medicina d’Urgenza dell’ospedale di Cisanello».

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