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Agrifiera di Pontasserchio, via alla gara europea: concessione da 1,3 milioni di euro per cinque anni

di Francesco Paletti

	Un’edizione del’Agrifiera (immagine d’archivio)
Un’edizione del’Agrifiera (immagine d’archivio)

Il bando del Comune di San Giuliano Terme lascia aperta la strada al raddoppio della durata. Il sindaco: «Chi vincerà potrà ammortizzare gli investimenti e migliorare ancora la qualità»

22 gennaio 2024
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SAN GIULIANO. Un milione e 150mila euro per cinque anni di gestione. Che raddoppiano, arrivando a 2, 3, in caso di estensione fino a dieci anni. Tanto vale l’Agrifiera di Pontasserchio, una delle fiere agricole più importanti della provincia e della regione. C’è scritto, nero su bianco nella determina dirigenziale con cui il Comune di San Giuliano Terme dà avvio alla gara europea per l’affidamento in concessione del servizio di organizzazione e gestione dell’Agrifiera.
Un passaggio non scontato dato che «la soglia di rilevanza comunitaria per le concessioni sarebbe di 5milioni e 382 mila euro e che, pertanto, trattandosi di un valore inferiore, l’affidamento potrebbe effettuarsi mediante procedura negoziata, senza pubblicazione di gara, previa consultazione di almeno dieci operatori economici» si legge nell’atto. Ma conseguenza di una scelta anche politica: «Tuttavia, poiché resta ferma la facoltà di affidare i contratti di concessione di importo inferiore alla soglia europea mediante procedure di gara – prosegue il documento – si ritiene che la procedura ordinaria sotto soglia sia la scelta più opportuna a garantire la massima apertura della gara, vista la rilevanza economica dei servizi oggetto della concessione». Insomma, la massima trasparenza possibile.
La procedura, che riguarda l’organizzazione e la gestione dell’Agrifiera dal 2024 al 2028 con possibile estensione per ulteriori cinque anni, sarà aggiudicata con il criterio dell’offerta economica più vantaggiosa, tramite Start, il sistema telematico di acquisti regionale. Gli interessati tengano le antenne dritte perché l’opportunità potrebbe essere ghiotta.
Beninteso, è un atto di concessione, quindi, il vincitore della gara non otterrà finanziamenti dal Comune. Anzi dovrà versare nelle casse dell’amministrazione termale un canone annuo di 65mila euro. Però le prospettive sono interessanti. Nel 2022, gli espositori sono stati 107, 93 dei quali nell’area commerciale in cui si paga un canone al gestore, e gli ingressi 33. 810 di cui 22. 652 a pagamento e il resto gratuiti (inclusi gli otto mila dei residenti di San Giuliano) . Anche chi non paga il biglietto, però, consuma: un pranzo o una cena, oppure un caffè o una birra. Non è un dettaglio dato che pure il punto ristoro sarà gestito dal vincitore della gara.
L’anno scorso le cose sono andate anche meglio: 116 gli espositori, 102 dei quali nell’area commerciale e 37.561 ingressi, di cui 25.766 a pagamento. Vuol dire che le entrate assicurate dalle tre settimane dell’Agrifiera sono pari a circa 230mila euro. Vero che ci sono anche le uscite e non sono irrilevanti: quasi 186mila euro. Ma l’utile è, comunque, di quasi 32mila euro.
Dal punto di vista delle modalità di gestione, invero, cambia poco. «Fino al 2022 l’Agrifiera è stata gestita attraverso la Geste, la società in house del comune di San Giuliano, che periodicamente faceva le gare per la concessione del servizio – spiega il sindaco Sergio Di Maio-. Però un evento come l’Agrifiera non rientra nel core business della nostra municipalizzata, così ci siamo presi un anno per approfondire la questione, tanto che nel 2023 abbiamo fatto un affidamento diretto, poi abbiamo optato per la concessione quinquennale con possibilità di rinnovo».
La novità, infatti, è proprio la durata: «Abbiamo optato per un periodo sufficientemente lungo da consentire al vincitore di poter ammortizzare gli investimenti che farà per migliorare ancora la qualità della fiera. Perché l’obiettivo è crescere ancora». l
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