Maurizio Cecchini, un cardiologo al servizio dell’andrologia
Da alcune settimane lo specialista è entrato a far parte dell’unità operativa complessa diretta da Antonella Bertozzi e composta da un team d’altissima specializzazione
PISA. Il dottor Maurizio Cecchini si è conquistato una solida fama tra i cardiologi. Una fama meritata e non solo legata alla sua poliennale attività negli ospedali pisani (dapprima nell'unità di terapia intensiva cardiologica del dipartimento cardiotoracico poi, dal 2001, al dipartimento dell'emergenza e dell'urgenza), ma anche al suo costante impegno sul territorio. Ha realizzato il primo servizio di emergenza cardiologica alla Pubblica Assistenza di Pisa, quindi si è distinto per aver installato personalmente oltre 250 defibrillatori nelle scuole della provincia, tenendo centinaia di corsi gratuiti e formando migliaia di persone al primo soccorso. Naturalmente la "CecchiniCuore Onlus" è una sua emanazione, di cui lui è il presidente.
Ebbene, da poche settimane il dottor Cecchini è entrato a far parte dell'unità operativa complessa di andrologia dell'Aoup pisana, diretta dalla dottoressa Antonella Bertozzi, costituita da una squadra ad altissima specializzazione. Del team, ora arricchito dal cardiologo Cecchini, fanno parte numerose figure specialistiche, tra cui urologi, endocrinologi, medici formati in medicina interna, specialisti della diagnostica per indagini, biologi e, naturalmente, andrologi. La figura del cardiologo ha una valenza fondamentale, poiché è dimostrato che un deficit erettivo fa da cartina tornasole a una sofferenza cardiaca. Di più: di solito il deficit erettivo precede la comparsa di una patologia cardiovascolare con impatto socio-sanitario elevatissimo anche in quanto a costi. «Per queste ragioni - spiega la dottoressa Antonella Bertozzi - la presenza del cardiologo in questa unità operativa è fondamentale». E il dottor Cecchini fa notare che, a molti pazienti reduci da una patologia cardiaca, si dice che se la sono cavata e devono per questo esser contenti, senza che nessuno si ponga seriamente il problema della loro qualità di vita: «Anche chi ha subito un angioplastica - spiega il cardiologo - può avere un'attività sessuale». Per cui, aggiunge Antonella Bertozzi, «il paziente va visto nel suo complesso, la vita può essere più serena se supportata da un uso oculato dei farmaci».
Il deficit erettivo è soprattutto deficit endoteliale e l'endotelio è il tessuto più rappresentato nel nostro corpo (400 metri quadrati): determina la contrazione del ventricolo sinistro, il supporto nutritivo ai neuroni e la funzione erettiva dei corpi cavernosi del pene. Una diagnosi precoce previene, dunque, patologie più gravi. Il dottor Cecchini, durante la sua vita professionale, di patologie cardiache ha masticato come pochi altri. Per 33 anni si è dedicato alla medicina d'urgenza, ma non ha avuto alcun dubbio a mettere la sua professionalità al servizio dell'andrologia: «La medicina è una sola», spiega con un sorriso leggero. E d'altronde le cause del deficit erettivo sono molteplici: può dipendere da una sindrome metabolica, da una carenza di testosterone, dall'uso di droghe oppure dai taluni farmaci (quelli per il colesterolo, i beta-bloccanti per l'ipertensione, i diuretici e gli alfalitici). Ma è certo che, in ogni caso, l'insorgenza di una patologia non è detto debba tradursi in infelicità per il paziente: una vita sessuale serena rappresenta un indiscusso antidoto alla tristezza.
«Mi preme sottolineare il ruolo avuto dall'Azienda ospedaliera pisana nel raggiungimento di un obiettivo del genere - conclude la dottoressa Antonella Bertozzi -. È stata lungimirante, poiché ha concesso a quest'unità operativa (l'unica nel settore) di avere un cardiologo pienamente disponibile e tutte le strumentazioni necessarie. Nel caso in cui vengano riscontrate aritmie o altri problemi, nell'arco di una mattina si fanno tutti gli accertamenti e seguiamo i pazienti in maniera costante. Siamo in grado, in un giorno massimo due, di fare quello che i pazienti farebbero, prendendo i vari appuntamenti da soli, in sei mesi. Inoltre la valutazione cardiologica non viene effettuata esclusivamente nei pazienti che lamentano problematiche di tipo erettivo, ma anche in tutti quelli che ne hanno bisogno. Basti pensare, per esempio, ai pazienti che vengono seguiti nei nove percorsi a disposizione presso la nostra struttura per tutte le altre patologie andrologiche, come percorso fertilità, malattie eiaculazione precoce, malattie rare, ipogonadismi, eiaculazione precoce, percorso prostata, ete etc. Si tratta di pazienti che necessitano di valutazione cardiologica per patologie associate a quella andrologica come diabete, ipertensione, patologie dismetaboliche, disendocrine, sindrome metabolica, o per terapie mediche da iniziare o da rivalutare. L'aspetto del cardiologo in collaborazione con l'unità operativa di andrologia è del resto già attivo da tempo - per le nostre pazienti - e con risultati ottimali con la dottoressa Teresa Caputo, di grande valore ed esperienza, responsabile del "Percorso donna cuore" afferente al dipartimento di medicina interna universitaria della nostra Azienda».
Ciò è possibile grazie al lavoro di équipe, di un insieme che permette una visione complessiva e non parcellizzata del paziente, lavorando come un'orchestra ben assortita e amalgamata.