Previdenza
Porto di Cavo, fine di un’epoca: la gestione a Cavo Rent, resta escluso il Circolo nautico
L’affidamento del Comune di Rio prevede una concessione per 20 anni: nel progetto della società proposti investimenti per 2 milioni di euro
RIO. Lo sbarco della Bolkestein nell’approdo turistico di Cavo segna la fine di un’epoca. Dopo circa 40 anni il Circolo nautico deve tirare i remi in barca, ad aggiudicarsi la concessione dal Comune di Rio è la società Cavo Rent, già attiva nei servizi di noleggio dai gommoni agli scooter.
Dopo una seduta durata quasi otto ore la commissione ha scelto quale miglior proposta quella presentata dalla Cavo Rent. Gli interventi proposti comporteranno investimenti per importi stimati in oltre due milioni di euro per una concessione di venti anni. Adesso spetta agli uffici comunali verificare i requisiti dichiarati in offerta e procedere alla formale aggiudicazione.
«Si chiude una fase nella storia di questo territorio – afferma il sindaco di Rio Marco Corsini –. È la conferma che la scelta di investire nella concorrenza non può che migliorare la qualità del contesto. Interventi di riqualificazione e notevoli investimenti cambieranno il volto del paese». Che conclude: «Ringrazio tutti coloro che si sono messi in gioco nella competizione e ringrazio chi pur non riuscendo vincitore ha comunque fatto la sua parte nella storia del paese». Il riferimento è al Circolo Nautico Cavo, che occupa da circa quarant’anni parte dello specchio acqueo del porto di Cavo, che aveva contestato gli atti del Comune di Rio con i quali era stata dichiarata cessata al 31 dicembre 2023 la concessione demaniale in applicazione dei principi della direttiva Bolkestein.
Tra le garanzie che sono alla base della nuova concessione, fissate come requisiti dal Comune, ci sono la tutela dell’occupazione e i 70 posti barca destinati ai residenti che il concessionario dovrà mantenere alle tariffe che l’amministrazione comunale ha definito con un proprio atto. Posti per le imbarcazioni di residenti come individuati sulla base delle graduatorie comunali redatte ogni tre anni a seguito di procedura pubblica.
Nel complesso lo specchio acqueo del porto turistico di Cavo è di poco meno di 10mila metri quadrati (9.775), a cui si aggiungono altri 205 metri quadrati di aree a terra, destinate a servizi per il porto. L’area a mare attualmente ospita 237 posti barca, compreso i 70 riservati ai residenti. Al concessionario è data la facoltà di redistribuire la superficie dello specchio acqueo secondo “una logica più efficiente – si legge nel bando – che tenga conto delle manovre dei natanti e dell’accessibilità ai servizi esistenti”. Tra le opere che il concessionario si è impegnato a fare, come previsto nel bando di gara, c’è il dragaggio dello specchio acqueo anche nell’ottica dell’accesso in sicurezza di imbarcazioni di pescaggio maggiore, operazione che sa sola prevede una spesa nell’ordine di 300mila euro.