Il Tirreno

L’incendio

Piombino, fuoco e paura in via L’Hermite: il giallo del furto poco prima del rogo

di Gabriele Buffoni
L’intervento dei vigili del fuoco nell’appartamento di via L’Hermite (foto Paolo Barlettani)
L’intervento dei vigili del fuoco nell’appartamento di via L’Hermite (foto Paolo Barlettani)

Appartamento distrutto dalle fiamme: è giallo sulle possibili cause del rogo. Il proprietario era dai carabinieri a denunciare un furto di poche ore prima

23 maggio 2024
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PIOMBINO. Le fiamme spuntano alte dalla finestra al terzultimo piano della palazzina di via L’Hermite. Le lingue di fuoco si vedono anche dalle imposte rivolte verso la strada, dove nel frattempo tutti gli abitanti dell’edificio e di quelli immediatamente vicini si sono riversati. Un fiume di gente che circonda i camion dei vigili del fuoco, le gazzelle dei carabinieri e le ambulanze, tutti con gli sguardi rivolti verso quelle finestre da cui esce un fumo acre e scuro. Ma alla cui origine fin da subito inizia a formarsi un giallo: quello relativo alle cause del rogo.

L’emergenza

Il volontario della Croce Rossa si sbraccia dal marciapiede. «Signora, venga giù, dica a tutti di uscire. Venga giù subito!», grida rivolto a una donna che spunta dalla finestra di un appartamento vicino a quello andato a fuoco, a pochi metri dal denso fumo nero che filtra dalla tapparella appena scostata.

L’evacuazione avviene rapidamente. La chiamata al 112 arriva poco dopo le 16. A lanciare l’allarme sono gli abitanti della zona, un concentrato di abitazioni racchiuse in una serie di palazzi uno accanto all’altro. In una manciata di minuti sul posto si precipitano vigili del fuoco, carabinieri, polizia municipale e anche due ambulanze della Misericordia e della Croce Rossa di Piombino. E già prima delle 16,30 tutte le persone presenti nelle abitazioni circostanti si sono riversati sul marciapiede, lasciando spazio ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine. Nessun ferito, fortunatamente: solo tanta paura per i residenti (molti dei quali anziani) della palazzina e degli edifici limitrofi, costretti a evacuare per motivi di sicurezza anche legati al rischio di possibili intossicazione da fumo.

I vigili del fuoco riescono a domare il fuoco dopo oltre un’ora di intervento. Ma la temperatura resta altissima in tutto l’edificio a causa delle braci. Così come persistente è il fumo, specialmente ai piani alti dell’edificio. Alla fine, ma solo in serata, l’operazione si conclude con la dichiarazione di inagibilità per cinque appartamenti: quello dove è scoppiato l’incendio e quello di fianco e i due appartamenti al piano superiore per danni strutturali e quello al l’ultimo piano per aria irrespirabile.

Il furto poche ore prima

Poco dopo l’allarme sul posto giunge anche il proprietario dell’abitazione: arriva dalla caserma dei carabinieri, a cui si era rivolto per denunciare un furto subito proprio in quell’appartamento. Ed è qui che all’emergenza dettata dall’incendio inizia ad affiancarsi un mistero ben più complesso da risolvere.

Lì, infatti, fino a domenica era stato ospite un uomo sui cinquant’anni, in prova presso l’attività del titolare dell’abitazione. Dato però che la prova non era stata soddisfacente e si era conclusa in pochi giorni, gli era stato richiesto di lasciare l’appartamento «ma non voleva andarsene – racconta il proprietario – così domenica sera sono stato costretto a chiamare la polizia per costringerlo a lasciare la mia casa, dove vivo e dove era semplicemente mio ospite». Quando però ieri, poco dopo le 13, stava risalendo le scale per tornare nell’appartamento l’uomo – secondo una prima ricostruzione dei carabinieri – si è ritrovato di fronte l’ex inquilino con due sacchi neri in mano. Ne sarebbe nato un breve alterco, soprattutto perché il proprietario dell’abitazione avrebbe strappato uno dei sacchi di mano all’ex inquilino scoprendo all’interno alcuni suoi averi custoditi in casa. Dato che il cinquantenne nel frattempo si era dato alla fuga, l’uomo aveva deciso di presentare denuncia ai carabinieri: proprio mentre stava concludendo l’atto (che sarà formalizzato ufficialmente stamattina) lo ha però raggiunto la notizia che il suo appartamento stava andando a fuoco. E si è quindi precipitato sul posto.

Il giallo sul rogo

Impossibile per ora definire l’eventuale causa dolosa dell’incendio. Né tanto meno collegare l’episodio e le eventuali responsabilità del furto (ancora da accertare) con l’origine delle fiamme.

I vigili del fuoco a lungo hanno tentato di fare chiarezza le condizioni disastrate dell’appartamento – e specialmente della camera da letto, da cui si è originato il fuoco – non hanno permesso nella giornata di ieri di identificare la presenza di un innesco. O di stabilire con certezza una comunque plausibile causa accidentale.

 

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