Barca affonda a Capo Calvo: quindici sub soccorsi e salvati
Intervento provvidenziale della guardia costiera elbana
PORTOFERRAIO. Brutta avventura per una comitiva di sub tedeschi soccorsi dalla Guarda costiera di Portoferraio. La chiamata è giunta nelle prime ore del pomeriggio di martedì alla sala operativa tramite numero blu 1530. Una cittadina straniera segnalava un’ unità da diporto semiaffondata e diverse persone cadute in mare in località Capo Calvo nel comune di Capoliveri. Sono state immediatamente avviate le operazioni di soccorso con l’invio sul posto dei militari dell’ufficio marittimo di Porto Azzurro con i battello pneumatico Gc 310 mentre da Portoferraio è partita la motovedetta Sar Cp 867.
Arrivati sul posto hanno trovato capovolta un’imbarcazione di circa 8 metri utilizzata come punto di appoggio per le immersioni di un centro diving, mentre i suoi occupanti, 14 subacquei oltre al conduttore del natante, tutti di nazionalità tedesca, in acqua. Viste le avverse condizioni meteo marine che imperversavano nella zona i militari hanno provveduto subito a coordinare le operazioni di recupero delle persone. A queste hanno collaborato anche altre unità di supporto del centro diving che nel frattempo erano arrivate a Capo Calvo. La Capitaneria di Porto ha imbarcato a bordo del proprio mezzo alcuni subacquei per effettuare in sicurezza il trasferimento a terra. Una volta terminate le operazioni di trasferimento delle 15 persone coinvolte nell’incidente il personale della Guarda costiera per scongiurare un possibile inquinamento nel tratto di mare che ricade nel Parco nazionale, ha provveduto a recuperare l’imbarcazione capovolta che è stata messa in sicurezza nel cantiere navale di Mola. Terminate tutte le operazioni, i militari hanno proceduto alle attività di accertamento per le cause del sinistro, anche per verificare eventuali responsabilità su quanto è accaduto. Mare sicuro 2022 La stagione estiva intanto si sta concludendo ed è il momento di un bilancio dell’operazione Mare sicuro 2022 che ha avuto inizio il 18 giugno ed è terminata il 18 settembre in cui gli uomini della guardia costiera sono stati impegnati in mare e lungo le spiagge.
Tre mesi di attività che, secondo quanto rende noto la direzione Marittima di Livorno si sono tradotti in interventi che hanno consentito di soccorrere 40 imbarcazioni in difficoltà e nel salvataggio di 100 persone tra diportisti, bagnanti e subacquei, «in pericolo il più delle volte a cause a di condotte azzardate o negligenti», specificano. «A consuntivo di questa operazione – afferma il direttore marittimo, ammiragli Gaetano Angora – mi piace ricordare due episodi occorsi il giorno di ferragosto che ben sintetizzano la vera essenza della Guardia Costiera: il coordinamento delle complesse operazioni di ricerca e soccorso di una donna di 48 anni dispersa all’isola d’Elba che hanno condotto al suo salvataggio e le delicate operazioni di abbandono nave dell’equipaggio di un cargo incendiatosi nel porto di Piombino. Eventi che mettono ancor più in risalto la prontezza operativa delle donne e degli uomini che ho il privilegio di comandare e lo spirito con cui essi operano quotidianamente al servizio della gente». Mare Sicuro ha potuto contare giornalmente in media su una presenza di circa 120 militari che hanno operato giorno e notte lungo gli oltre 600 Km di costa della regione Toscana (isole comprese), impiegando 40 unità navali, supportate da periodici voli degli elicotteri.