Portare al Museo di Populonia il corredo della Tomba dei carri
PIOMBINO. Un percorso comune per Parchi Val di Cornia SpA e Associazione operatori turistici di San Vincenzo. A partire dal portale www.valdicorniaturismo.it la Parchi e l’associazione hanno infatti...
PIOMBINO. Un percorso comune per Parchi Val di Cornia SpA e Associazione operatori turistici di San Vincenzo.
A partire dal portale www.valdicorniaturismo.it la Parchi e l’associazione hanno infatti intrapreso un percorso condiviso che ha visto in primo luogo l’organizzazione da parte della società di “eductour” nei parchi e musei del sistema, che sono stati effettuati nel mese di febbraio, al fine di migliorare la conoscenza del patrimonio culturale e ambientale del territorio da parte degli operatori turistici che vi operano.
Agli appuntamenti hanno partecipato molti operatori del comune di San Vincenzo che hanno potuto apprezzare la qualità dei servizi offerti nel sistema di parchi e musei della Val di Cornia.
Gli incontri sono stati anche l’occasione per un confronto su nuove idee e percorsi futuri da condividere.
Il primo passo sarà la condivisione del percorso formativo realizzato dall’Associazione operatori turistici San Vincenzo nell’ambito del turismo 2.0 “San Vincenzo tourism lessons” e la partecipazione attiva degli operatori al portale www.valdicorniaturismo.it che verrà utilizzato da loro stessi per promuovere le proprio iniziative.
Progetti per il futuro: la visita al Museo archeologico del territorio di Populonia, in particolare, ha suscitato interesse tra i partecipanti che hanno apprezzato l’idea di fondo con cui il museo è stato concepito. Una struttura flessibile, capace di accogliere nuovi reperti ed esposizioni temporanee e permanenti.
Proprio su questo tema gli operatori hanno proposto di lavorare con le amministrazioni locali per riuscire ad avere in esposizione il ricco corredo funerario dell’imponente Tomba dei carri situata nel parco archeologico di Baratti e Populonia.
Si tratta di una tomba a camera di 28 metri di diametro, la più grande della necropoli etrusca di Populonia.
Al momento del ritrovamento sono stati rinvenuti al suo interno le parti di rivestimento, in bronzo e in ferro e in argento, di un calesse a due ruote, un corno d’avorio rivestito da lamine d’oro decorate con incisioni raffiguranti animali e parti di un altro carro da guerra di cui restano i rivestimenti dei mozzi delle ruote, frammenti dei cerchioni in ferro, parti della spalliera in lamina di bronzo che doveva essere applicata a un’anima di legno e i piedi di un sedile in bronzo fuso.
Insieme al carro furono rinvenuti, nella terza celletta, un corno musicale e puntali di giavellotti in bronzo, un’accetta e tre fiocine di ferro, una lucerna a forma di conchiglia e un piattino di produzione fenicia.
I reperti al momento sono custoditi al Museo archeologico di Firenze e frequentemente vengono richiesti per esposizioni temporanee dai più importanti musei di tutto il mondo.
Riuscire a realizzare un’esposizione di tale rilevanza nel nostro museo avrebbe sicuramente un positivo impatto attrattivo verso nuovi flussi di visitatori sul territorio della Val di Cornia.
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