Montecatini, gli Herons vestono l’abito migliore e Sant’Antimo va ko
Gli ospiti solo una volta avanti sulla Fabo al PalaTagliate
Lucca La Fabo dei momenti migliori è bella: corre, difende, recupera, passa la palla per trovare i tiri migliori, ma senza giocare a nascondino. Quando gioca così la squadra di coach Federico Barsotti diverte, si ubriaca di fiducia e rotola come una valanga, crescendo a ogni azione.
È quella che batte Sant’Antimo regalandosi un finale tranquillo, e stavolta qualche pausa (l’ultima all’inizio del terzo quarto) non rovina una serata di qualità e quantità. La prima metà della gara vive di strappi: la Fabo comincia con uno 0-7 e si ritrova 1-7, faticando contro la difesa schierata. Ci vuole una contorsione di Klyuchnyk per segnare dal campo, e qualche altra azione per risalire al -1 (8-9) sfruttando i viaggi in lunetta (non perfetti). Il pareggio arriva a quota 16, nel mezzo di un parziale che si allungherà fino al 14-3 (23-16). La circolazione ora è fluida, spinta dalla fiducia, e anche all’inizio del secondo quarto i rossoblù cavalcano l’onda, toccando il +13 sul 31-18 con Trapani. Sembra il momento di mettere la quinta, invece il motore tossisce, anche perché i campani sporcano la difesa e ritrovano percentuali accettabili proprio quando quelle di casa peggiorano. Gli ospiti tornano al -4.
La ripresa comincia con i rossoblù che pasticciano e Sant’Antimo che si arrampica al pareggio (41-41) al 24’. Sono minuti in cui la nebbia sembra filtrare dai finestroni del Palatagliate sugli attacchi rossoblù, e gli ospiti sorpassano (41-44). Anche stavolta però la Fabo aggiusta gli ingranaggi e torna sulle rotaie, con Chiera protagonista (13 punti in 10’), e si rimette davanti (52-46). La lunetta ora porta punti anche grazie alle percentuali e il nuovo +10 (58-48) del 28’, che si dilata al 65-50 dell’ultimo intervallo breve, fa sperare in un finale noioso. Due triple di Sgobba gonfiano subito il divario a 21 punti (71-50) e il coast to coast di Klyuchnyk rischia di spodestare la triplona in reverse della mascotte Larry durante l’intervallo nella classifica dei canestri più spettacolari. Le uniche emozioni che offre il finale, per la gioia del pubblico, sono i canestri di Fernandez Lang che va in doppia cifra. Dopo il +25 del 37’ restano scampoli di gara senza sostanza, e i sorrisi. l