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Il lutto

Montecatini, addio al fondatore del bar “Ilio”: era un’istituzione nel Sottoverga

di Roberto Grazzini
Ido in una foto recente e a sinistra nei primi anni di gestione del bar
Ido in una foto recente e a sinistra nei primi anni di gestione del bar

Per una vita in via Marruota nel locale diventato simbolo e punto di riferimento

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MONTECATINI. Capello ondulato sempre in ordine con basetta british alla George Best, mitico talento nordirlandese dell’arte pedatoria. Barba fatta, jeans, camicia a quadretti rigorosamente a maniche corte (anche sotto la storica nevicata dell’anno 1985) mocassino comodo e spolverina rossa da indossare alla bisogna.

Questa è stata per una vita la divisa ufficiale di Ido Cappelli, dietro il bancone del Bar Ilio di via Marruota, il suo incontrastato regno fianco a fianco alla sua inseparabile regina Diana. A gennaio avrebbero festeggiato 66 anni di matrimonio. Ma Ido non c'è l’ha fatta. Se ne è andato sabato 14 dicembre quasi senza far rumore, o meglio in un silenzio assordante come quando in piena notte dopo aver fatto le pulizie di chiusura al suo locale si metteva a guardare col volume al minino i film di cowboy su Tele 37, in totale relax.

Il bar

Stazza imponente, classe di ferro 1933 (91 anni), ferrarese di nascita ma montecatinese di Sottoverga non per adozione quanto per pubblica acclamazione, era una autentica icona, una istituzione della zona sud con quel particolare slang fra il valdinievolino e l’emiliano e il faccione sorridente di chi sa prendere la vita con estrema filosofia. Del resto il bar era a tutti gli effetti un solido punto di riferimento per la gente dell’ippodromo, per i giocatori di cartelle, per i pensionati, gli amanti del pallone e gli sportivi in generale, oltre che palestra di vita per gran parte della irrequieta gioventù della zona sud di allora. Fra l’altro negli anni Ottanta la squadra del bar Ilio fu la prima formazione termale a vincere il titolo provinciale del campionato Uisp.

Un bar che, di fatto, non chiudeva mai perché anche nel canonico mese di ferie, ovvero novembre (dedicato alla caccia) le sedie all’esterno non venivano tolte, perché il check point per qualsiasi zingarata restava sempre quel mitico locale sull’affollata via Marruota (un’attività che da qualche anno è a conduzione cinese). Non si contano gli aneddoti e le storie legate ad un ritrovo tanto amato dall’essere “riaperto” nel giugno del 2016, ma per una notte soltanto, usando il confinante refettorio con cucina annessa della parrocchia del Corpus Domini, all’oratorio Murialdo, capace di contenere i numerosi avventori e amici che intervennero a quell’epico evento.

L’ultimo saluto

Come sarà tantissima la gente che domenica mattina si stringerà attorno alla famiglia dello storico barista, la moglie Diana, le figlie Federica e Monica e i nipoti, per dare l'ultimo saluto a questa splendida persona venuta a mancare a novantuno anni, nella cerimonia funebre prevista alle 10 nella chiesa del Corpus Domini di via Marruota, a pochi metri dal “suo” bar Ilio. Intanto da domenica mattina la salma di Ido Cappelli sarà esposta nelle salette del commiato nella sede del Soccorso Pubblico di via Manin, a Montecatini, per chi volesse rendergli un ultimo omaggio prima della cerimonia funebre di lunedì 16.

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