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Blitz notturno contro la rotonda Le barriere rimosse da ignoti

di Luigi Spinosi
L’incrocio di via Cavour dove è stata collocata la rotonda (foto Nucci)
L’incrocio di via Cavour dove è stata collocata la rotonda (foto Nucci)

Chiesina: la rotatoria di via Cavour subito risistemata dall’ufficio tecnico

17 novembre 2024
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CHIESINA UZZANESE. Se in nord Italia hanno “Fleximan”, in Valdinievole abbiamo “Rotatorman”. Le battute si sprecavano ieri mattina a Chiesina quando, al risveglio, i residenti hanno trovato l’incrocio tra via Cavour, via Dante e via San Giuseppe (quasi) come era alcuni giorni fa, prima che al centro venissero installate le barriere a disegnare una rotonda al posto del vecchio incrocio semaforico. Quasi perché la segnaletica era rimasta invariata, mentre il semaforo era lampeggiante e non funzionante normalmente come avrebbe dovuto essere senza rotatoria. Questo ha fatto subito intuire che non si era trattato di un passo indietro dell’amministrazione (del resto si trattava di una rotatoria sperimentale), ma del gesto di qualche “burlone” che aveva rimosso quelle barriere (che erano appoggiate su un marciapiede lì accanto). Uno “scherzo”, se tale si può definire, decisamente pericoloso come spiega il sindaco Fabio Berti: «Questa mattina (ieri per chi legge ndr) quando sono arrivato l’ufficio tecnico aveva già provveduto a sistemare il tutto. Chiunque abbia fatto quella cosa aveva creato una situazione di grande pericolo, visto che fino alla risistemazione lì c’era una segnaletica a metà». Una segnaletica che avrebbe potuto generare confusione in chi si fosse trovato a passare da lì, con conseguenze potenzialmente assai pericolose.

Resta il dilemma, già aperto dalla figura di Fleximan, sul “valore” di gesti del genere. Come definirne gli autori? “Giustizieri” o incoscienti? Dalla prima parte si schierano coloro che sin dall’inizio hanno contestato quella rotatoria, in particolare per le piccole dimensioni che non rendono agevole il passaggio e per la conformazione che costringe a manovre più complicate (con il risultato, viene evidenziato, di vedere molte auto che tirano pericolosamente dritto facendo la rotatoria contromano). Ma proprio quella conformazione “complessa” è una delle ragioni stesse per cui è stata realizzata la rotonda, come spiega il sindaco, che a proposito dell’autore del gesto non si risparmia una battuta («Mi sembra di amministrare un paese con qualche bischero in più di quel che credevo»).

«L’obiettivo di quella rotatoria – spiega Fabio Berti – è quello di eliminare il più possibile una fonte di pericolo». Del resto quell’incrocio in passato era stato teatro di tanti incidenti, e per questo fu collocato un semaforo: «Ma il problema resta di notte – riprende il primo cittadino – quando in molti, contando sul poco traffico, tendono a ignorarlo. Purtroppo per le dimensioni rotatorie del genere possono disorientare, e richiedono senso di responsabilità da parte degli automobilisti, ma sistemi del genere in altre parti d’Europa e anche in nord Italia, sono molto diffusi». Ma oltre a regolare il passaggio dall’incrocio, quella rotonda ha anche una sorta di valore dissuasivo: «Serve a limitare la velocità di chi, per risparmiare tempo, preferisce passare dal centro invece di fare la circonvallazione. Gente che non ha capito la pericolosità che comporta l’alta velocità. E a questo provvedimento ne seguiranno altri, con lo stesso scopo, per ridurre la velocità in centro, e senza ricorrere a dossi e ad autovelox».

E le polemiche? «Se avevo paura delle polemiche non facevo il sindaco – conclude Berti – ma sono convinto che a Chiesina ci siano molte più persone che hanno capito l’importanza di questa rotatoria di quante, invece, la contestano».



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