Chiesina Uzzanese, aggrediti due carabinieri
I militari erano andati a consegnare una notifica a una persona con precedenti. Sono rimasti feriti e portati al Cosma e Damiano. Il fatto è avvenuto a Capanna
CHIESINA UZZANESE. Le due gazzelle dei carabinieri e la volante della polizia a forte velocità per la vie di Capanna hanno richiamato l’attenzione dei residenti.
Erano circa le dieci del mattino e le sirene delle auto delle forze dell’ordine hanno scosso la quiete della frazione alle porte di Chiesina Uzzanese.
Due carabinieri avevano richiesto l’appoggio dei colleghi per un’aggressione subita da un uomo, con precedenti, a cui erano andati a consegnare una notifica del tribunale.
Sulla esatta dinamica dei fatti le forze dell’ordine, in attesa del via libera della procura, mantengono il più stretto riserbo. È attesa una comunicazione in giornata, o al più tardi a inizio della prossima settimana.
Quel che è certo è che le tre auto a sirene spiegate in via Livornese di sotto hanno attirato l’attenzione e le voci hanno iniziato a diffondersi in paese.
Dalle prime informazioni emerse, intorno alle nove e mezza del mattino due militari della stazione di Ponte Buggianese sono andati a Capanna per consegnare una notifica a un uomo, già noto alle forze di polizia.
Cosa sia avvenuto sia all’interno dell’abitazione sia, sembra, all’esterno, ancora non è chiaro. Fatto sta che alla vista dei carabinieri l’uomo avrebbe prima alzato la voce e poi si sarebbe servito di un’arma impropria (questo trapela dalle prime informazioni) per colpire i due.
Entrambi sono rimasti feriti e hanno richiesto l’ausilio di altre forze dell’ordine. A Capanna si sono dirette due gazzelle dell’Arma e una volante della polizia dal commissariato di Montecatini Terme. L’uomo è stato tratto in arresto e portato in camera di sicurezza nell’attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria.
Il 118 ha inviato in via Livornese di sotto un’ambulanza della Pubblica Assistenza di Chiesina Uzzanese. I due carabinieri, dei quali uno di 40 anni, sono stati accompagnati in codice verde al pronto soccorso dell’ospedale Cosma e Damiano di Pescia, dove sarebbero rimasti per alcune ore nel reparto Obi (Osservazione breve intensiva) per essere poi dimessi in giornata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA