L'allerta
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COSENZA. Con il ko di Cosenza la Carrarese fa cinquina. Gli azzurri perdono anche sul campo dell'ultima in classifica e infilano la quinta sconfitta consecutiva. Crisi senza fine per gli uomini di Calabro, battuti di misura dai padroni di casa. La Carrarese riesce nell'impresa di resuscitare un Cosenza che non vinceva una partita da 91 giorni. A decidere l'incontro, l'incornata di Hristov al 24' della ripresa, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Un risultato fin troppo severo per Imperiale e compagni.
La classifica e il match
Adesso, dopo la vittoria della Samp sul Modena, gli azzurri sono quintultimi a 27, quindi ai playout, davanti di due punti alla Salernitana prossima avversaria ai Marmi.
Quella disputata al “San Vito” è stata tutt'altro che una prestazione brillante da parte delle due formazioni. Gli apuani sono apparsi ancora alla ricerca della forma migliore e in avanti sono emerse le solite difficoltà nell'arrivare al tiro in porta, ma sostanzialmente anche il Cosenza non ha fatto molto di più. Probabilmente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma, così come contro il Brescia, anche questa volta gli episodi sono stati avversari della Carrarese, che poco prima del vantaggio calabrese, aveva sfiorato la rete con un gran tiro di Manzari al 20'. Le classiche “sliding doors” che fanno parte delle partite, quando si gioca sul filo del rasoio. In più quando “dice male” nel calcio è difficile invertire la rotta.
Il gol
Nel girone d'andata, quando la Carrarese era in forma e giocava sull'onda dell'entusiasmo, anche la fortuna sorrideva agli azzurri. Adesso che i punti scarseggiano, la sorte sembra remare contro, tra rigori sbagliati, falli evitabili e palle velenose. Al primo errore la Carrarese viene punita, mentre in avanti Finotto e compagni non riescono mai a sfruttare situazioni potenzialmente pericolose con giocate importanti. Ricordiamo una invenzione di Cherubini sul finire del primo tempo per Finotto che l'attaccante ha gestito malamente, oppure alcuni affondi sprecati da Bouah. Anche in mezzo al campo Schiavi sembra aver perso la forma stratosferica della prima parte di stagione. Giovane nel complesso ha fatto una buona gara, ma nell'azione del gol ha perso la marcatura su Hristov.
Dietro bene il ritorno di Guarino, ma continua il periodo negativo di Illanes che di testa avrebbe potuto ribattere l'incornata di Hristov, invece è apparso in ritardo e molle nell'intervento. Cherubini probabilmente va meglio da subentrato, ma due o tre giocate importanti le regala sempre. Tra i volti nuovi ancora male Melegoni, inconcludente. Segnali positivi, invece dai subentrati Manzari e Torregrossa, anche se è veramente presto per giudizi. Come nelle precedenti gare, resta la sensazione di un primo tempo opaco, mal sfruttato dalla Carrarese, in attesa dei cambi e della scossa post intervallo. La classifica ovviamente è preoccupante. Coi soliti 27 punti, la squadra sprofonda. La speranza è che la svolta possa arrivare sabato in casa con la Salernitana, ma servirà una “svegliata” da parte di tutti: quello che è stato fatto finora, non basta più.
Il tabellino
COSENZA (3-4-1-2): Micai, Hristov, Dalle Mura, Caporale, Ricciardi (93’ Venturi), Gargiulo, Kourfalidis (56’ Kouan), Cimino (83’ Ricci), Charlys, Zilli (56’ Artistico), Mazzocchi (84’ Sgarbi). Allenatore: Massimiliano Alvini.
CARRARESE (3-4-2-1): Fiorillo, Illanes, Guarino (72’ Zanon), Imperiale, Bouah, Giovane, Schiavi (72’ Zuelli), Cicconi (78’ Belloni), Cherubini (72’ Torregrossa), Melegoni (58’ Manzari), Finotto. Allenatore: Antonio Calabro.
ARBITRO: Mario Perri.
MARCATORI: Hristov al 69’.