Il Tirreno

La zuffa

Carrara, violento litigio di una coppia per strada: ancora problemi ad Avenza

di Giovanna Mezzana
Controlli della polizia ad Avenza (Foto diarchivio)
Controlli della polizia ad Avenza (Foto diarchivio)

Prima il lancio di una bici contro un albero, poi l’aggressione di lei e il calcio sferrato dall’uomo

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AVENZA. Una coppia si malmena in mezzo alla strada, arrivano gli operatori del 118 ma lei resta a lungo sdraiata a terra, nonostante in tanti cerchino di aiutarla ad alzarsi. Non vuole i soccorritori: reclama bensì «i carabinieri». C’è un altro episodio di violenza da registrate ad Avenza: lo si mette accanto alla recente performance di un uomo che, minacciando una passante colpevole di aver allungato lo sguardo su di lui e sulla donna con cui stava litigando, si è anche abbassato i pantaloni.

Si accapigliano

Siamo sul marciapiede di via Giovan Pietro, tra la storica gelateria Enzo – meta di famiglie con bambini – e la banca. Ed ecco il racconto di alcuni testimoni oculari. Ci sono un uomo e una donna. Lui, non sconosciuto a chi ad Avenza abita o lavora, sembra aver esagerato con l’alcol, lei è visibilmente sotto l’effetto di esso. La donna – secondo chi guarda – cerca brighe: e con lui trova pane per i suoi denti. Litigano, si insultano. L’uomo ha con sé una bicicletta: lei la afferra e la scaraventa contro un albero del marciapiede. La bici ora è ammaccata. Lui risponde assesiandole uno spintone; lei cade a terra, si rialza e tenta di rifarsi cercando di colpirlo: lui para i colpi e le sferra un calcio. La donna finisce distesa sul marciapiede. Dice di stare male. I passanti allertano il 118, intanto la rassicurano: sta arrivando un’ambulanza. La donna si inalbera: non vuole essere soccorsa, vuole i carabinieri, dice, probabilmente per denunciare l’uomo. La scena va avanti a lungo mentre rimane a terra, scalpitante, circondata dagli operatori del 118.

Il trauma

Chi la conosce dice che è ancora sotto choc, invece, la carrarese che è stata minacciata – per strada, ad Avenza – da un cittadino di nazionalità dominicana. Ecco il racconto dei testimoni. Sta camminando per strada quando la sua attenzione viene attirata da una coppia (un’altra) che litiga: si impensierisce per le sorti della giovane donna coinvolta. Ecco perché guarda. L’uomo, allora, se le prende con la passante, la insulta; lei lo redarguisce: «Chiamo le forze dell’ordine». E lui, impunito, che fa? Si abbassa i pantaloni e la minacciarla. Inutile aggiungere che gli avenzini sono esasperati da episodi come quelli descritti che sono all’ordine del giorno.
 

Vergogna senza fine
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